(g.l.) Udine ha dedicato un piazzale alla memoria del giovane osovano Aldo Zamorani. E ora sarebbe opportuno che altrettanto facesse Tricesimo per rendere omaggio a Gianni Nicola Castenetto. Con questo auspicio l’Apo-Friuli ha ricordato ieri, nel giorno dell’anniversario, la tragica morte dei due ragazzi, ventenni, appartenenti al Battaglione Guastatori della Brigata Osoppo: il 22 marzo del 1945, a poche settimane dalla fine della seconda guerra mondiale morirono, infatti, a Salandri di Attimis Aldo Zamorani e Gianni Nicola Castenetto, i quali stavano prelevando l’esplosivo che sarebbe dovuto servire per un’azione di forza alle Carceri di via Spalato a Udine. Ma un improvviso scoppio li uccise entrambi assieme ai due anziani coniugi che erano i proprietari del casolare dove era nascosto il materiale esplosivo. Zamorani nato a Brescia, ma cittadino udinese, era figlio di Mario, discendente di una delle più prestigiose famiglie ebraiche italiane, e di Teresa Comelli, di Nimis. Mentre Castenetto era appunto tricesimano.
A settantasei anni di distanza, l’Associazione ricorda, dunque, il sacrificio e la testimonianza di questi due giovani brillanti, che sicuramente avrebbero potuto dare il loro importante contributo alla ricostruzione dell’Italia. Così non fu e due famiglie si trovarono nella disperazione a causa della tragica morte dei loro ragazzi.
«La Città di Udine – ha concluso il presidente dell’Apo, Roberto Volpetti – ha voluto lo scorso anno ricordare Aldo Zamorani intitolando a lui il nuovo piazzale posto fra via San Rocco e via Gabelli. Sarebbe bello che ora anche il Comune di Tricesimo, dove Gianni Nicola Castenetto era nato e viveva, si ricordasse di questo suo figlio, intitolandogli una strada o un altro luogo pubblico».
Al sacrificio dei due giovani osovani, recentemente era stato dedicato anche un libro di Roberto Tirelli, frutto di un’approfondita ricerca storica, con l’introduzione dello stesso presidente Volpetti e le prefazioni dei sindaci di Attimis, Nimis e Udine – Sandro Rocco, Gloria Bressani e Pietro Fontanini -, ma finora la presentazione ufficiale del volume non è potuta avvenire a causa dei noti problemi dovuti all’emergenza sanitaria.
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In copertina, il presidente dell’Apo Friuli R0berto Volpetti (secondo da sinistra) durante una cerimonia.
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