L’Asilo infantile di Savorgnano del Torre compie 80 anni e nel paese collinare del Comune di Povoletto sono stati programmati, per oggi e domani, due giorni di grande festa al fine di celebrare la benemerita istituzione paesana che prevede anche la presentazione di un bel libro rievocativo dello storico concittadino Mario Martinis dal titolo “L’asilo infantile di Savorgnano del Torre (1944-2024)”. A prima vista può sembrare che la storia di tutti gli asili sia simile, ma non è così. La storia delle origini di questo è addirittura straordinaria perché nacque nel giugno 1944, nel vortice del secondo conflitto mondiale. Unico caso in Friuli e forse in Italia. Della creazione di un asilo infantile per i tanti bambini del paese, il più numeroso e povero dell’esteso Comune che va dalla pianura alle porte di Udine alle colline appunto di Savorgnano, e poi di Nimis, si era parlato già nel 1919 nel vigoroso dibattito esistente fra la Società ex combattenti, che proponeva la costruzione di un monumento a ricordo dei Caduti nella Grande Guerra (realizzato e inaugurato nel 1923), e la Società dei Reduci di ispirazione cattolica che invece sosteneva la edificazione di un asilo per l’infanzia.
Solo nel gennaio 1944, con l’arrivo del nuovo parroco Luigi Ciani, in una riunione dei capifamiglia si decise di adibire ad asilo infantile il fabbricato del cappellano mansionario, disabitato e attiguo alla canonica, dopo alcuni lavori di sistemazione. I primi mesi di attività dell’istituzione educativa vennero funestati dalle guerriglie che nei pressi del paese vennero intraprese tra i partigiani e le truppe nazifasciste che occupavano il Friuli. L’11 settembre, durante un rastrellamento che prevedeva l’incendio del paese – come avvenne anche nella vicina Nimis -, nella cappella dell’asilo dove si celebrava la Messa i nazisti lanciarono bombe a mano e spararono raffiche di mitra che provocarono cinque morti e diversi feriti gravi. Seguì il concentramento forzato della popolazione rimasta nel piazzale della Chiesa parrocchiale che successivamente venne rilasciata con le assicurazioni fornite dal parroco al nemico. Dopo la Liberazione, l’attività dell’asilo infantile riprese lentamente anche grazie alle scorte di cibo e agli aiuti pubblici (americani del Piano Marshall, vaticani, comunali) e proseguì nei decenni successivi con le sovvenzioni private (associazione degli asili, rette delle famiglie, lasciti e offerte raccolte in occasione di battesimi, matrimoni e funerali dei paesani).
Attualmente, l’asilo – scuola dell’infanzia di Savorgnano è una delle realtà di accoglienza, di formazione e di educazione più rappresentative della Provincia di Udine, il cui successo deve essere riconosciuto all’opera coraggiosa degli operatori di allora e di oggi e soprattutto a coloro che lo hanno fondato e alle suore francescane ora sostituite da preparati educatori laici. Per ricordare gli 80 anni della fondazione della scuola, come detto, oggi sarà presentato il libro “L’asilo infantile di Savorgnano del Torre (1944-2024)” di Mario Martinis in una festa che prevede i saluti di rito, la recita dei bambini ospiti e a cui seguirà la pastasciutta offerta dalle associazioni di volontariato del paese nel parco del Torre. Domani, infine, verrà celebrata una Messa solenne nella parrocchiale a ricordo dell’impegno di tutte le persone che hanno contribuito a sostenere la lunga attività della benemerita istituzione educativa.
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In copertina, la storica immagine con cui si apre il bel libro di Mario Martinis e qui sopra una vecchia immagine della Chiesa di Savorgnano del Torre.
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