di Giuseppe Longo

GRADO – La “Preghiera del Marinaio” e la prima strofa della tradizionale e sentitissima “Madonnina del Mare” hanno concluso stamane, nella Basilica patriarcale di Sant’Eufemia, la celebrazione della festa della Marina Militare nella ricorrenza gradese di Santa Barbara, la cui memoria è segnata in calendario nella giornata di domani. Un rito nel rito perché oggi è anche la prima domenica di Avvento e del nuovo Anno Liturgico, tanto che monsignor Paolo Nutarelli, nell’iniziare la Messa solenne – accompagnata come sempre dalla Corale diretta da Anello Boemo -, ha acceso la prima delle quattro candele (che stanno a significare proprio il numero delle domeniche che precedono il Natale) poste sulla scalinata del presbiterio.

E all’omelia l’arciprete si è richiamato sia al significato di questa domenica sia a quello della ricorrenza di Santa Barbara, attraverso la quale ha invocato protezione per i marinai e le loro famiglie. Mentre al termine del rito – al quale hanno assistito i vertici della Marina assieme al commissario straordinario del Comune isolano, Augusto Viola – ha acceso un cero anche alla Madonna esposta per la venerazione nella tradizionale novena che introduce alla grande festa dell’Immacolata Concezione dell’8 dicembre prossimo.
Ma dicevamo dell’inaugurazione del nuovo Anno Liturgico, che è stato dedicato a San Marco Evangelista, che è anche il patrono della piccola frazione di Fossalon. «Con la prima domenica di Avvento – ha scritto don Paolo, unitamente ai sacerdoti e ai consigli pastorali, sul numero speciale di “Insieme” diffuso nella festa di Cristo Re dell’Universo – inizieremo un nuovo Anno Liturgico. È il cammino del Popolo di Dio verso la Pasqua definitiva. Qualcuno, talvolta, ricorda che è “sempre la stessa cosa”…, ma si dimentica che, noi, non siamo quelli dello scorso anno», per cui «organizzare la vita pastorale di una Parrocchia sull’Anno Liturgico non è uno sfizio estetico, ma è il ripercorrere insieme, rivedendoli ogni anno in modo sempre più approfondito, i Misteri che caratterizzano la nostra vita di salvati».


Ricollegandosi, infine, alla dedicazione del nuovo Anno Liturgico all’Evangelista raffigurato con il Libro e il Leone, monsignor Nutarelli ha ricordato che «il culto a San Marco in terre venete è nato, con molta probabilità, a Grado e la “Trichora” (la cappella di San Marco suddivisa in tre ambiti e che si trova dietro l’altare del Santissimo Sacramento in Basilica), attesta l’antico culto dell’Evangelista, documentato a Grado da una iscrizione patriarcale dell’807, collocata nel Lapidario e precedente, di una ventina d’anni, l’arrivo del corpo del Santo a Venezia».

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In copertina, monsignor Paolo Nutarelli accende la prima candela dell’Avvento; all’interno, la predica, la Preghiera del Marinaio, l’omaggio all’Immacolata, autorità in Basilica e foto ricordo sul sagrato al termine della Messa solenne.

 

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