di Giuseppe Longo

GRADO – Messa solenne stamane, nella Basilica patriarcale di Sant’Eufemia, per celebrare la Giornata del donatore di sangue della sezione di Grado associata alla Fidas Isontina. Il rito, reso ancora più intenso e partecipato dai canti, anche intonati alla felice circostanza, del Complesso corale e orchestrale “Santa Cecilia” – quello che solitamente accompagna le feste più importanti dell’anno liturgico -, è stato celebrato da monsignor Paolo Nutarelli, il quale ha messo l’accento sul significato del donare, partendo dall’esempio di Cristo che ha dato tutto se stesso immolandosi sulla Croce per la salvezza dell’umanità.

«Un uomo – ha sottolineato l’arciprete – deve saper donare, soltanto così completa il suo essere uomo. Che sia poi il dono del sangue o qualche altra espressione di vicinanza al prossimo, poco importa, basta che sappia cosa significa donare e lo metta in pratica!». Un concetto, quello dell’altruismo, messo bene in evidenza anche attraverso la lettura della “Preghiera del donatore”.
Al termine del rito, nella vicina sede sociale di Campo San Niceta, pieno centro storico, è seguito l’incontro dei donatori gradesi con le autorità cittadine, oltre a un momento di convivialità che ha concluso la bella giornata intonata ai valori della solidarietà. Come quella espressa nella iconografia che ritrae San Martino, la cui memoria ricorreva appena ieri, il quale donò metà del suo mantello per aiutare un povero a proteggersi dal freddo.

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In copertina e all’interno alcune immagini della Messa solenne di stamane in Basilica celebrata da monsignor Paolo Nutarelli.

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