Nella delicata e complessa situazione nella quale viene a trovarsi, nel nostro tempo, il sistema sanitario, è necessario fare uno sforzo di natura culturale per comprendere quanto sia importante assumere decisioni inderogabili per poter continuare a garantire a tutti i cittadini una risposta di salute puntuale, adeguata e sostenibile. Lo ha sottolineato l’assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia che l’altro pomeriggio ha preso parte all’assemblea ordinaria dell’Associazione friulana donatori di sangue (che riunisce quasi duecento sezioni), riunitasi a Udine in aula Strassoldo, nel polo economico-giuridico dell’Università del Friuli, sotto la presidenza di Roberto Flora (nella foto).


Nel ringraziare i volontari dell’Afds per la loro fondamentale, generosa e gratuita attività – svolta con costanza e passione durante tutto l’arco dell’anno, per la promozione del dono e per il dono stesso -, l’esponente dell’Esecutivo è entrato nel dettaglio delle difficoltà legate alla denatalità, una situazione che negli ultimi dieci anni ha visto un calo del 20 per cento delle nascite contro un aumento medio della vita che porterà, tra 20 anni, a una composizione della popolazione diversa: gli over 60enni costituiranno il 50% della comunità (oggi costituiscono il 33% circa). E, sempre tra 20 anni, il Friuli Venezia Giulia conterà 100 mila residenti in meno.
A fronte di questo complesso quadro delineato per il prossimo futuro, l’assessore alla Salute ha sottolineato l’urgenza di modificare l’attuale impianto sanitario per dare una risposta a una domanda che diventerà sempre più vasta e importante: quella legata alla gestione della cronicità, una necessità che vede nell’ospedalizzazione solo una parte della soluzione di cura. Il modello organizzativo deve essere pertanto cambiato, percorrendo una via che renda il sistema sanitario aderente alle esigenze mutate della collettività: per imboccare questa strada servono un cambio di paradigma, una maturità nuova, una consapevolezza responsabile, un’azione finalizzata a continuare a garantire a tutti il diritto alla salute. L’esponente della Giunta ha sottolineato, infine, come il cambio necessario possa essere approntato partendo dai fondamentali valori di generosità e di forza che contraddistinguono da sempre le comunità del Friuli Venezia Giulia, prime in Italia per volontariato, esempio nel Paese per la capacità di rinascere, di adattarsi a realtà difficili con proposte di modelli vincenti di rinascita che ci fanno conoscere in tutto il mondo.
Ricordiamo, infine, che sono 198 le sezioni dell’Afds provinciale di Udine; oltre 50mila i volontari iscritti. Nel 2023 le donazioni sono state 35.482, in aumento di 942 unità pari al 2,7% rispetto al 2022.

Views: 5

, , , , ,
Similar Posts
Latest Posts from friulivg.it

Lascia un commento