“Ogni anno si ammalano di tumore in Italia circa 800 adolescenti (15-19 anni) e 1.100 giovani adulti (20-24 anni). Ogni anno ci sono circa 60 nuovi ricoveri al Cro di Aviano da tutta Italia per patologie come linfomi, tumori celebrali, tumori delle ossa e dei muscoli e tumori alle gonadi riguardanti pazienti di questa fascia d’età”. Il dottor Pietro Bulian, del Centro di riferimento oncologico, ha fatto presente questa gravosa realtà sanitaria in occasione della consegna di un contributo finanziario frutto del generoso impegno congiunto del Corpo bandistico Città di Cividale e di Civibank a favore del progetto “Area Giovani” avviato dal centro avianese che, diretto dal dottor Maurizio Mascarin, ha compiuto 13 anni. Il finanziamento è frutto dell’intervento diretto dell’istituto di credito e del ricavato del concerto che la banda cittadina ha tenuto nel palazzetto dello sport gremito per l’occasione. Il tutto con il patrocinio del Comune di Cividale. La cerimonia di consegna della donazione è avvenuta nella sede centrale di Civibank alla presenza del vicepresidente Andrea Stedile, del presidente del Corpo bandistico Maurizio Zenezini.

Il progetto del Cro di Aviano prende spunto da quanto è avvenuto in Gran Bretagna dove, per una più puntuale cura degli adolescenti e/o dei giovani adulti, sono state costituite, già a partire dalla fine degli anni 90, delle Aya “Adolescent and Young Adult Units” per cercare di dare delle risposte più efficaci al problema degli affetti da tumore in questa delicata fascia di età.
Dal 1° gennaio 2007 è in funzione al Centro di riferimento oncologico un’attività di ricovero e cura dedicata agli adolescenti e ai giovani adulti affetti da malattia oncologica (14-24 anni), denominata Area Giovani che costituisce il primo esempio in Italia di unità dedicata alla cura dell’adolesciente e del giovane adulto con tumore. Essa si pone l’obiettivo di dare un’assistenza globale al giovane ammalato di tumore e alla sua famiglia. Infatti, oltre all’aspetto strettamente terapeutico, non meno importante appare l’impatto psico-sociale e la perturbazione dell’immagine corporea che una neoplasia può comportare nell’adolescente o nel giovane. Gli elementi peculiari che caratterizzano questo gruppo di pazienti sono numerosi: il problema del ritardo diagnostico (malattia negata in adolescenza), la peculiarità della comunicazione della diagnosi, i bisogni psicologici e spirituali, gli aspetti comportamentali – alcol, fumo, stupefacenti, la compliance ai trattamenti, i problemi legati a sessualità, scuola, lavoro, il rapporto con i coetanei, la necessità di privacy, di spazi dedicati e di riduzione dell’ospedalizzazione, il problema della preservazione della fertilità. Infine oltre alle modalità comunicative tradizionali devono essere implementate anche quelle specifiche di questa fascia di età: mail, sms, facebook, website, diari.

“Il team che si occupa di quest’area è stato sottoposto ad un processo di formazione continuativa, su base multidisciplinare – ha spiegato il dottor Mascarin che ne è appunto il responsabile -. E’ risultato indispensabile anche il coinvolgimento continuativo delle associazioni volontariato, l’attivazione della scuola in ospedale e la promozione delle attività presso scuole ed associazioni sportive per la ricerca del supporto tra pari”. Da parte sua, il vicepresidente di Civibank, Andrea Stedile, ha espresso il plauso per l’opera svolta dai sanitari del Cro precisando che è stato un onore per l’istituto di credito friulano e per lo stesso corpo bandistico cividalese aver reso possibile una iniziativa benefica a favore di questo importante e nobile progetto sanitario.

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In copertina, il momento della consegna del contributo. Da sinistra, Andrea Stedile, Pietro Bulian e Maurizio Zenezini.

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