Mia è una bimba haitiana di nove anni, che grazie a due associazioni friulane – Help Haiti e Pane Condiviso OdV – è stata tolta dalle strade di Haiti e ha trovato accoglienza nella casa del progetto “Kay – insieme nella gioia”, ultima (solo in ordine di tempo) delle iniziative di solidarietà che hanno i loro motori instancabili nell’imprenditore udinese Sante Chiarcosso e sua moglie Mary. Ma la piccola Mia ha un problema, una cardiopatia congenita (tetralogia di Fallot) che nei Paesi cosiddetti civili viene affrontata e risolta con un intervento chirurgico considerato di routine. Non così ad Haiti, uno dei Paesi più poveri del mondo, con una situazione politica ed economica a dir poco tragica.
Dopo aver tentato invano di far operare la piccola negli Stati Uniti o in Canada, le missionarie salesiane che gestiscono la casa del progetto Kay hanno lanciato l’Sos ai loro referenti friulani. La catena di solidarietà si è messa immediatamente in moto: Mia verrà accolta e operata in un centro di eccellenza, la cardiochirurgia pediatrica del Policlinico Sant’Orsola di Bologna. A coprire tutte le spese ci penserà una raccolta fondi che avrà come capofila Piccoli Grandi Cuori OdV, associazione nata a Bologna 25 anni fa per aiutare i bambini e le loro famiglie che iniziano un percorso di cura al Sant’Orsola. Al fianco dei volontari emiliani, ci saranno quelli di Help Haiti e di Pane Condiviso.
L’appello al grande cuore dei friulani verrà lanciato sabato prossimo, 18 marzo, al Palasport di Pasian di Prato, nel corso di una serata evento (dalle ore 18.30, ingresso libero) che ha come titolo “Un filo che unisce sport, territorio e solidarietà”. Le esibizioni della Banda di Colloredo di Prato, del Gruppo folcloristico di Pasian di Prato e dell’Aps “All’ombra del campanile” di Passons faranno da cornice alla presentazione degli eventi sportivi che Pasian di Prato ospiterà lunedì 10 aprile: una gara ciclistica ed un torneo di calcio a cinque. Ospiti d’onore Paola Montanari, presidente di Piccoli Grandi Cuori, e la dottoressa Emanuela Angeli, cardiochirurga pediatrica al Sant’Orsola, per dare simbolicamente il “calcio d’inizio” ad una gara di solidarietà senza confini.
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