(g.l.) Da sempre il Tagliamento ha costituito un elemento di divisione della terra friulana (“di ca e di la da l’aghe”), tanto che nel 1968 quando nacque la Provincia di Pordenone staccandosi da quella di Udine, all’epoca una fra le più vaste d’Italia, fu proprio il corso del grande fiume alpino a segnare la linea di demarcazione fra le due nuove entità politiche, economiche e territoriali. Ma oggi il Tagliamento può rappresentare addirittura un motivo d’unione, come vuole esprimere anche il nuovo logo della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, che ha debuttato appena tre anni fa. A sinistra, infatti, il simbolo di Unioncamere, cioè un cerchio formato da C intrecciate di colore azzurro, per rendere immediata l’appartenenza al sistema camerale nazionale. Al centro, un simbolo originale che diventa emblema del significativo accorpamento avvenuto tra le due Camere di Udine e Pordenone: un ponte, quello della Delizia che collega le città capoluogo, con due pilastri in evidenza e il fiume, in un design essenziale e immediato (studiato da Aipem), gli elementi che appunto uniscono le due province, ex come enti politici ma ancora attuali come territori distinti. Il colore è rosso, quale richiamo ai loghi delle due vecchie Cciaa, acronimo di Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Ecco, dunque, il nuovo logo della Camera di Commercio Pordenone-Udine, discusso, concordato e promosso all’interno della giunta e appena varato dal consiglio camerale. La nuova effige grafica andrà ora a sostituire il logo provvisorio che aveva accompagnato l’iniziale fase di armonizzazione tra le due realtà istituzionali, il quale non era altro che l’unione dei due precedenti “provinciali”. «È stato fondamentale l’apporto dei componenti di giunta di entrambi i territori – spiega il presidente Giovanni Da Pozzo, ringraziandoli –: hanno voluto dare un contributo di idee fattivo e portare avanti un confronto aperto e proficuo per arrivare alla nuova proposta condivisa. Il simbolo del bellissimo fiume Tagliamento è demarcazione che unisce, con un ponte a due pilastri, in rappresentanza dei due territori. È la nostra storia, la nostra identità, è il nostro presente e futuro insieme». Parole a cui si uniscono quelle del vicepresidente camerale Michelangelo Agrusti. «L’accorpamento tra le due Camere di Commercio, il cui avvio fu a tutti gli effetti un esperimento – ricorda Agrusti –, si è rivelato vincente e strategico per i territori di cui oggi possiamo programmare il futuro con visione senz’altro più complessiva, organica e lungimirante. Insieme si può essere virtuosi, lavorare bene, si possono mettere a fattor comune esperienze e buone pratiche che diventano patrimonio reciproco. Lo stiamo dimostrando. Proseguiamo, pertanto, su questa strada, attenti alla valorizzazione delle imprese, dei territori e delle partecipate. Con un occhio di riguardo ai giovani e al loro futuro, sia formativo sia occupazionale».
L’approvazione del nuovo logo arriva infatti a coronamento di un percorso, a quasi tre anni dall’accorpamento, formalizzato l’8 ottobre 2018. «Un’armonizzazione oggi a pieno regime – conferma il presidente Da Pozzo –, ma che è stata complessa in quanto la Camera è un ente con numerose ramificazioni e specializzazioni. Siamo orgogliosi di questo percorso e ringraziamo anche il personale che ha dimostrato grande disponibilità e prontezza. A inizio 2021 è andato anche online il nuovo sito unitario, www.pnud.camcom.it, che ha accompagnato e aiutato il percorso di uniformazione di servizi e procedure all’interno delle due sedi di Pordenone e Udine con sempre più servizi online a disposizione degli utenti».
Ciascuna sede «ha mantenuto personale e linee di intervento specifiche, legate alla storia e alla vocazione delle economie dei due territori, ma ora c’è un una solida base comune che ci permette di operare con maggior chiarezza ed efficienza nei confronti dei nostri utenti, principalmente imprese ma anche cittadini», aggiunge Da Pozzo. Che racconta anche come, con l’emergenza Covid, la Cciaa abbia agito tempestivamente, forte anche di una digitalizzazione iniziata ben prima, percorso in cui il sistema camerale è all’avanguardia tra gli enti pubblici. «Ciò ci ha permesso di non fermare mai l’offerta di servizi per gli utenti, avviando fra l’altro gli ingressi su appuntamento, che ci permettono di gestire la permanenza in sede in piena sicurezza, con puntualità e rapidità, tanto che abbiamo eliminato code e attese e anche il pubblico ci manifesta soddisfazione», evidenziano presidente e vicepresidente, spiegando come una parte corposa dell’attività verso cittadini e imprese – seminari, corsi di formazione, orientamento – sia stata portata subito online, già al manifestarsi della prima fase di emergenza, per essere fruita a distanza, con il contemporaneo potenziamento dei canali di comunicazione tra pubblico e uffici. Oltre al sito sono stati infatti avviati i canali YouTube, Instagram e soprattutto Facebook e Google, che garantiscono un primo importante “accesso” virtuale in Cciaa sempre monitorato e sempre più utilizzato dagli utenti per un contatto iniziale.
La Camera di Commercio Pordenone-Udine «è dunque ora una grande realtà, rappresentando la quasi totalità del territorio e un’ampia maggioranza delle imprese della regione – ha aggiunto il presidente – e opera con capillarità e con una forza maggiore di prima». Stando ai dati Infocamere al 31 dicembre 2020, sul totale Fvg di 101.220 imprese registrate (che arriva a 127.621 contando anche le localizzazioni, cioè le unità locali delle imprese), Udine ne contava 49.195 (e 61.696 localizzazioni) e Pordenone 25.897 (31.639 le localizzazioni), dunque insieme il 74% delle imprese registrate dell’intera regione.
Importanti sono inoltre gli interventi economici approvati dal consiglio camerale, per un totale tra progetti, linee contributive e sostegno al territorio di oltre 7 milioni e mezzo di euro. Tra le più importanti iniziative sostenute dalla Cciaa, portate avanti di concerto con i “bracci operativi” I.Ter, Concentro e con gli uffici di Promos Italia, si annoverano senza dubbio il supporto a Podernonelegge, bandi di contributi per far fronte all’emergenza Covid e per la digitalizzazione, contributi per l’internazionalizzazione e progetti internazionali come il coordinamento del seguitissimo Ocm Vino, che ha superato le 10 annualità sempre con grande partecipazione di imprese, oltre al supporto a tante iniziative sul territorio e percorsi specifici di formazione, di orientamento alla cultura d’impresa, anche con le scuole, e la partecipazione a importanti progetti europei di collaborazione economica.
Essendo, inoltre, l’ente storicamente ben al di sotto del fabbisogno minimo di personale in pianta organica, è stato possibile avviare le prime assunzioni, «grazie al relativo sblocco del turnover e alla volontà della giunta camerale di portare nell’ente nuove energie», sottolinea il presidente. Recentissimi sono i bandi per un ingegnere gestionale, il primo in un ente camerale in Italia, che ha portato alla scelta di un giovane laureato che si occupa di progetti speciali e finanziamenti anche europei, e per un profilo economico-statistico, per cui si è appena conclusa anche la selezione orale. La Cciaa sta ora pianificando per il prossimo futuro nuove assunzioni per personale a elevata specializzazione in modo da garantire servizi sempre più mirati ed efficaci per le esigenze delle imprese.
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In copertina il fiume Tagliamento; all’interno, il nuovo logo e tre immagini della sua presentazione presieduta da Giovanni Da Pozzo.
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