di Giuseppe Longo
NIMIS – Ora don Marco Visintini è ufficialmente il nuovo parroco di Cergneu, Vallemontana e Monteprato. Opera nelle tre frazioni orientali del Comune di Nimis già da oltre un anno, ma l’incarico formale lo ha ricevuto da poche settimane e stamattina il “sigillo” formale è avvenuto nel corso della Messa solenne che l’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, ha celebrato nella Chiesa di San Giacomo Apostolo ricostruita dopo il terremoto accanto al campanile che invece aveva resistito alle scosse.
Bella e significativa la cerimonia di “immissione in possesso”, con alcuni passaggi formali che l’hanno contraddistinta. A cominciare dalla consegna del libro dei Vangeli al sacerdote quale strumento per la propria missione nelle tre comunità affidategli. Quindi la benedizione con l’acqua, ricevuta dal presule, dei nuovi fedeli. Infine, l’aspersione dell’altare con l’incenso purificatore e il rinnovo delle promesse di fedeltà attraverso il Credo pronunciato secondo il rito della Chiesa di Aquileia. Tutti passaggi che sono stati via via illustrati dallo stesso arcivescovo, il quale poi all’omelia ha sottolineato l’importanza della presenza del sacerdote in una comunità.
Nel corso del rito, sono saliti all’ambone Renato Picogna, già sindaco di Nimis, per esprimere a don Marco il benvenuto dei suoi tre nuovi paesi, e l’assessore Mariacristina Del Fabbro, che ha portato l’adesione della civica amministrazione guidata da Giorgio Bertolla. Tre piccole comunità che si trovano a fare i conti con momenti difficili, aggravati soprattutto dallo spopolamento, per trasferimenti e denatalità, che si riscontra ormai in tutte le zone montane. Ma che hanno ancora la forza e la volontà per guardare al futuro, e in questo anche la presenza e la parola del sacerdote saranno sicuramente preziose. Picogna ha avuto anche espressioni di riconoscenza per quanto fatto con dedizione per anni, dopo la prematura scomparsa di don Flaviano Veronesi, da don Bruno D’Andrea e dai suoi collaboratori. Al termine del rito, accompagnato dai canti di alcune brave coriste di Cortale (paese che, assieme a Zompitta, Valle e Qualso, ebbe don Marco parroco per diversi anni), nel centro sociale in zona sagra è seguito un ricco e invitante rinfresco, tra gli applausi e gli auguri al nuovo parroco, visibilmente emozionato per la dimostrazione di simpatia appena ricevuta, ma che, come si diceva, ha già avuto modo di sperimentare trovandosi a operare da oltre un anno in questa zona.
Come ricordavamo ieri, don Marco Visintini è originario di Tricesimo e, dopo alcune esperienze come collaboratore pastorale, nel 1992 fu nominato parroco dei citati paesi del Rojale. Nel 2011 il trasferimento in Carnia, a Socchieve, ma dopo due anni ecco un nuovo incarico come guida pastorale per le Parrocchie di Ara e di Fraelacco. Nel 2018 assunse anche la guida della vicina Parrocchia di Tricesimo che poi lasciò nel novembre 2021, quando venne assegnato ad altri incarichi che l’hanno portato appunto ad impegnarsi a favore di Cergneu, Vallemontana e Monteprato.
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In copertina, l’arcivescovo Mazzocato consegna il libro dei Vangeli al nuovo parroco; all’interno, don Marco Visintini asperge i fedeli, gli interventi dell’assessore Del Fabbro e di Renato Picogna, e la benedizione finale.
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