di Giancarlo Martina

Una targa a Mauthausen a ricordo dei resiani Antonio Coos e Luigi Clemente. E ‘ stata collocata nelle mura dell’ex campo di concentramento e sterminio dove resterà per sempre a testimonianza del sacrificio dei due valligiani.
Marcellino Madotto e Natalino Lettig, di Stolvizza, si sono presentati con i documenti autorizzativi (rilasciati dalle autorità governative austriache) alla portineria del Lager e, dopo aver varcato l’ingresso, si sono recati nei locali sottostanti il museo nei pressi dei forni crematori dove in quel luogo i due stolvizzani hanno installato la targa commemorativa. Un semplice ma significativo gesto per non dimenticare. In questo atto di commemorazione e soprattutto di memoria di una tragedia immane che coinvolse due giovani rimasti vittime della barbarie nazista, era stata coinvolta anche la scuola della Val Resia, come ha voluto la signora Maria Clemente, originaria della valle, che nel 2017 aveva promosso il concorso letterario denominato: “Premio Luigi Clemente – Antonio Coos”, rivolto agli allunni della scuola primaria e secondaria di primo grado al fine di di onorare le vittime della Shoah e ricordare il padre Luigi che, con l’amico Antonio Coos, fu appunto internato nel Lager tedeschi durante la seconda guerra mondiale.

La zona dei forni crematori.


Nell’intento della promotrice c’era, appunto, la volontà di coinvolgere la scuola perché è il luogo dove si formano le coscienze e si trasmettono i valori. Gli alunni, inoltre, hanno sempre partecipato fattivamente agli eventi e alle cerimonie organizzate nel Comune riguardanti la Shoah e anche in questa occasione hanno risposto positivamente all’iniziativa. Gli alunni si sono orientati verso la tipologia poetica attravero la realizzazione di numerosi elaborati sugli eventi drammatici relativi alle persecuzioni scatenate durante il secondo conflitto mondiale e si sono ispirati proprio alla triste vicenda che vide protagonisti i due amici stolvizzani deceduti nel Lager di Mauthausen.
Gli elaborati sono stati poi valutati da un’apposita commissione che ha premiato i lavori migliori ed ha scelto la poesia dal titolo: “Uomo non animale” di Emanuele Madotto della scuola secondaria di 1° grado, da collocare in un luogo della memoria. “Un gesto – come sottolineano i parenti delle due vittime – per affermare che l’odio, la sofferenza, il dolore, la cattiveria, il buio e la malvagità non si perderanno in un ricordo del passato, non diventeranno un fantasma, se tutti ci impegneremo a mantenere viva la memoria di quanto accaduto”.

Il muro dei lamenti.

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In copertina, la targa che ricorda i due resiani morti nel campo di concentramento di Mauthausen.

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