Oltre alla passione ci vuole anche preparazione, perché a livello internazionale ormai c’è una grande concorrenza e ci sono alte aspettative, ancora di più a seguito del Covid-19: ma l’etica del lavoro di chi parte dal Friuli Venezia Giulia è ancora riconosciuta, e premiata dal successo, come un valore in più. Questo in sintesi il messaggio che hanno lasciato al pubblico, in presenza e in collegamento online, i relatori dell’Incontro dei corregionali all’estero dell’Efasce, l’Ente friulano assistenza sociale culturale emigranti), giunto alla sua 44ma edizione. Dando quindi appuntamento al 2022.

Il saluto dell’assessore Zannier…


Al ridotto del teatro Verdi di Pordenone, tra venerdì e ieri, si sono succedute diverse testimonianze di corregionali partiti nel nuovo millennio, elemento di novità dell’emigrazione regionale che si somma ai discendenti delle migrazioni storiche dell’Ottocento e Novecento, i quali ancora amano la terra d’origine dei loro avi. Numeri alla mano, basandosi sui dati forniti dall’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero), tra 2019 e 2020 si è visto lo spostamento di 4 mila persone dal Friuli Venezia Giulia in altre nazioni (per un totale, tra vecchi e nuovi immigrati, di 188 mila 731 cittadini della nostra regione residenti all’estero). Per quanto riguarda soltanto la provincia di Pordenone, in un decennio si è trattato di 5 mila persone.

… e del vicesindaco Grizzo.

«Nonostante la situazione sanitaria, anche quest’anno siamo riusciti a tenere degli eventi interessanti sia per i soci qui in Italia che per i corregionali all’estero – ha affermato il presidente Efasce, Gino Gregoris -. Abbiamo chiesto ai nostri relatori la loro visione riguardo al tema scelto, “Connessi per creare il futuro”: il risultato di questa due giorni è quello che bisogna continuare a essere attivi trovando delle vie nuove per rinsaldare i rapporti con corregionali, una strada che percorreremo anche il prossimo anno».
«La storia della nostra emigrazione – ha osservato in apertura dei lavori l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna Stefano Zannier – racconta di emozioni, ma anche di grandi e concreti successi. Tra loro ci sono professionisti capaci che non dimenticano le proprie origini o quelle delle proprie famiglie. Per questo dobbiamo rinsaldare le interconnessioni con i tanti che sono andati all’estero per motivi professionali. Grazie a loro possiamo contare su dei veri e propri promoter della regione in tutto il mondo che attendono solo l’occasione per attivarsi e rendere vivo il sentimento che li lega ai loro paesi di origine». L’assessore regionale alle autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza, immigrazione Pierpaolo Roberti ha affidato, invece, a un videomessaggio la sua vicinanza all’Ente e ai corregionali che da esso vengono seguiti. Eligio Grizzo, vicesindaco di Pordenone, ha sottolineato ancora una volta l’attenzione del Comune nei confronti dell’Efasce, di cui è socio storico. In sala presenti anche gli Enti amici: la presidente dell’Unione emigranti sloveni Graziella Bianco Coren e il vicepresidente Philippe Birtig e il presidente dell’Associazione giuliani nel mondo Franco Miniussi.

Gregori e Forte con Trevisan…

… e con Anna Cupani.

Filippo Trevisan, originario di Codroipo e professore associato di Comunicazione pubblica all’American University di Washington Dc, ha raccontato sul palco “La politica Usa dopo la pandemia: dialogo sul sogno americano”, sottolineando, riguardo proprio al tema del Covid-19, come le difficoltà ci permettano comunque di andare avanti rispondendo alle sfide e delineando quali saranno i possibili prossimi passi nella sfida tra i democratici del presidente Biden e i repubblicani di Trump. Anna Cupani, di Pordenone e responsabile comunicazione Istituto di Data Science all’Imperial College London, sul tema “Numeri per ripartire, la scienza al servizio della popolazione”, ha mostrato come i dati scientifici possano aiutarci a progettare la ripartenza, partendo dall’esempio di una ricerca sulla percezione dei cittadini riguardo alla risposta dei propri governi all’emergenza sanitaria e indicando come da questi risultati si possano attuare politiche ad hoc.

Attilio Dalpiaz è un agronomo che con la moglie Michela Sfiligoi ha avviato un’azienda vitivinicola in Sudafrica (da dove si è collegato), portando laggiù l’esperienza del vino friulano. Non solo: come ha raccontato, ha aggiunto all’aspetto imprenditoriale anche uno sociale. fondando un asilo e un servizio di doposcuola per i bambini delle persone che lavorano nella sua impresa, chiamata in lingua locale Ayama, che vuol dire “qualcuno su cui poter contare”.

Lo showcooking di Luca Manfè…

… e il collegamento con Dalpiaz.

Luca Manfè, originario di Aviano, come tutti sanno nel 2013 convinse, anche preparando il frico, i tre super giudici Gordon Ramsay, Graham Elliot e Joe Bastianich a proclamarlo campione di Masterchef Usa. Ora vive in Pennsylvania con la famiglia ed è un imprenditore di successo nel servizio del catering, visto che con il servizio Dinner with Luca va a cucinare nelle case dei clienti, tra cui autentiche celebrità come giocatori dell’Nba. Ha inoltre raccontato, nello show cooking sul palco del Ridotto in cui ha preparato delle speciali cappesante, i suoi inizi nei locali avianesi e di come il suo sogno americano sia più vivo che mai, ma anche di come gli si allarghi il cuore quando riesce a rientrare in visita in Friuli Venezia Giulia. Tra Sfiligoi e Manfé incursioni del blog Acinonobile che ha proposto con i suoi autori delle degustazioni dei vini di Ayama abbinati al piatto di Manfè.

Conclusioni a cura di Michela Zin, direttrice della Fondazione Pordenonelegge.it e Luisa Forte, vicepresidente Efasce, che nell’intervento “E ora che si fa? Spunti di ripartenza” hanno indicato cultura, formazione e fiducia nei giovani alcuni dei punti chiave per il prossimo futuro, indicando inoltre come la modalità online di fruizione degli eventi non spariranno, ma si integreranno con quelle in presenza.

Infine, a chiusura del ricco programma – curato da Michele Morassut e Paola Raengo, della segreteria Efasce, e rivedibile su www.efasce.it e canali social Efasce Pordenonesi nel Mondo – l’ultimo incontro online riservato ai Segretariati Efasce, corregionali nel mondo e soci con a seguire celebrazione eucaristica dalla Chiesa del Beato Odorico: all’altare il vescovo di Concordia Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini. E ora l’appuntamento, come si diceva, è nel 2022!

Il presidente Gregoris con Manfè.

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In copertina, i leader di Efasce, Gregoris e Forte, con Michela Zin.

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