«Il principio fondamentale sul quale si basa il progetto della Carta del soccorso della Laguna di Grado è quello di aumentare la sicurezza delle persone. Quello che abbiamo presentato oggi è un modello che apre strade inedite, e non è la prima volta per la nostra Regione, né in Italia, come ci è riconosciuto: è un modello che vogliamo estendere anche ad altre situazioni, laddove possano presentarsi modalità suscettibili di miglioramento». Lo ha sottolineato, ieri mattina, l’assessore regionale con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto alla presentazione della Carta stessa che si è tenuta nella sede del Municipio alla presenza del commissario Augusto Viola, di numerosi funzionari e tecnici della Protezione civile regionale, nonché di autorità civili e militari.
Il piano, avviato nei primi mesi del 2022, è stato realizzato dalla branca del Sistema cartografico della Protezione civile regionale Fvg (in collaborazione con Tabacco per la parte cartacea), e dal Numero unico per tutte le emergenze Nue112 del Fvg, in fattiva collaborazione col Comune di Grado. «Il progetto pilota – ha osservato l’esponente della Giunta Fedriga – ha permesso l’identificazione, in maniera univoca e in un luogo estremamente particolare come quello della Laguna di Grado, di spazi dove può servire un soccorso in emergenza di qualsiasi tipo: gli elementi indicati nella Carta sono stati caricati nel software del Nue112 del Friuli Venezia Giulia. A ogni casone è stato attribuito un numero civico, quindi le coordinate precise. In questo modo, il target può essere trasmesso all’equipaggio chiamato a prestare soccorso, che potrà operare tempestivamente». Sono 160 i casoni geo-referenziati, una sessantina i canali, e un centinaio tra mote, isole e valli.
Nel portare il saluto del governatore Massimiliano Fedriga, l’esponente dell’Esecutivo regionale ha sottolineato come «la tecnologia di cui disponiamo nella nostra epoca permetta di raggiungere traguardi importanti per la salvaguardia e la tutela della vita umana, che per noi rappresenta il “primo comandamento”: la centralizzazione della gestione delle emergenze, dalla data della sua istituzione, dati alla mano, ha favorito la riduzione dei tempi di soccorso in emergenza-foto urgenza. In questo campo siamo riconosciuti a livello nazionale, non a caso, come eccellenza».
Riccardi, che ha ricevuto il Sigillo della Città di Grado per l’impegno della Protezione civile regionale nella salvaguardia dell’Isola del Sole, ha poi ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto, di fatto già operativo, volto alla tutela della sicurezza non solamente dei cittadini del Friuli Venezia Giulia ma anche di tutte le persone che per lavoro o per turismo la frequentano. «Un lavoro – ha detto ancora Riccardi -, frutto di uno sforzo imponente e costante da parte degli operatori e dei tecnici di Protezione civile. Un’opera che non si ferma, che richiede informazioni costanti, che guarda oltre, sempre, per migliorare le condizioni di sicurezza della nostra comunità. Perché questa è la nostra missione».
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In copertina, uno scorcio della Laguna di Grado e all’interno il commissario Viola consegna il Sigillo della Città al vicegovernatore Riccardi, titolare della Protezione civile Fvg.
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