A Fagagna e a San Giorgio di Nogaro sono giunte alle battute finali due significative manifestazioni: “Capovolgere all’infinito” ed “Epicentrico”. Ecco in dettaglio cosa verrà proposto nella zona Collinare e della Bassa Friulana.

FAGAGNA – Si sta per chiudere il cerchio di “Capovolgere all’infinito”, un progetto ambizioso e importante che è stato finanziato dal Dipartimento per le politiche della famiglia (presidenza del Consiglio dei Ministri) nell’ambito del bando “Educare insieme”, e che ha ricevuto anche il sostegno di Fondazione Friuli e Fondazione Pietro Pittini, il patrocinio del Comune di Fagagna e che vede Damatrà come capofila di una lunga cordata di partner e collaboratori. Il ciclo di incontri, ultima tappa di una progettualità a dir poco articolata – che ha maturato 10 mesi di attività, coinvolto attivamente oltre tremila persone su sei territori della regione Friuli Venezia Giulia, con un calendario di 60 iniziative – è infatti arrivato al suo ultimo incontro oggi, 2 dicembre, a Cjase di Catine, a Fagagna, alle 18: “Comunità educante è Pensieri per il futuro”. Marco Aime (che sostituirà Roberto Papetti, impossibilitato a esserci per cause di forza maggiore) cercherà di raccontare come, tristemente, la comunità abbia smesso di essere il nostro orizzonte sociale e psicologico. Dapprima per il passaggio a una società urbano-industriale e, più di recente, con l’avvento della rete, che ha sostituito qualità, conversazione e amicizia con velocità, community virtuali, tweet e like. Ma poiché il bisogno di comunità resta, perché non provare a ricostruire un “noi” fondato su autentici legami di prossimità? Capovolgere all’Infinito ha lavorato proprio per questo e il confronto con Aime, docente di antropologia culturale all’Università di Genova, offrirà senz’altro punti interessanti e non scontati.

Un incontro di “Epicentrico”.

SAN GIORGIO DI NOGARO – Saranno due gli imperdibili spettacoli con cui si chiuderà, all’auditorium San Zorz, a San Giorgio di Nogaro, la prima entusiasmante edizione del festival teatrale “Epicentrico”: progetto socio-culturale per il territorio della Bassa friulana ideato dalla compagnia Brat e realizzato con il sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Pietro Pittini, Fondazione Friuli, i Comuni di San Giorgio di Nogaro, Gonars, Porpetto, Torviscosa, Kemira Italy spa; e in partenariato con Teatro e Critica, Artisti Associati, Css Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Slovensko narodno gledališče Nova Gorica, Comune di Castions di Strada, cooperativa PuntoZero, Università della Terza Età ‘Paolo Naliato’. Oggi, 2 dicembre, alle 20.30, il cartellone prevede la pièce dedicata a un pubblico di adulti: “(Quale) Inferno _ Instrumental” un viaggio senza cinture di sicurezza nell’Inferno dantesco con musica dal vivo composta ad hoc, a cui seguirà, domani, l’incontro con Angela Forti di Teatro e Critica. Sarà invece “Antonton”, spettacolo per l’infanzia del teatro nazionale sloveno di Nova Gorica, a chiudere, domenica, alle 16, Epicentrico: Antonton (l’attore Peter Harl) è un cuore puro che guarda il mondo con occhi da bambino, spingendo grandi e piccoli a usare di più la fantasia.
«Volevamo portare un terremoto culturale, creare connessioni, incontri, dialogo, attivare e stimolare, attraverso il teatro, chiunque, senza confini d’età, di genere, culturali o fisici. E siamo felici di esserci riusciti», hanno spiegato i direttori artistici della rassegna, Agata Garbuio e Claudio Colombo della compagnia Brat, che hanno proseguito precisando come si tratti «del primo passo verso un teatro che è parte della vita delle persone, per farle divertire e riflettere, per incontrarsi e stimolare una vita culturale e sociale sempre più viva».
Agli spettacoli (su 9 ben 7 erano prime regionali!) hanno partecipato oltre 600 persone. Numeri importanti per il territorio di San Giorgio di Nogaro che ha ospitato gli appuntamenti in occasione del mercato del sabato mattina e all’Auditorium San Zorz. «Grazie all’associazione Brat siamo riusciti ad avere una nuova e fresca rassegna teatrale – ha spiegato l’assessore alla cultura del Comune di San Giorgio di Nogaro, Alessio Cristin -. Partendo dalle scuole, passando per le strade e arrivando in auditorium l’intento era proprio quello di coinvolgere più persone possibili. Sono quindi riusciti a trasmettere il messaggio che il teatro può essere per tutti e di tutti». «Esprimo soddisfazione e apprezzamento per la felice riuscita del progetto teatrale Epicentro, che l’Amministrazione ha accolto da subito con interesse – gli ha fatto eco la collega Antonella Xodo -. Un progetto innovativo e originale nelle modalità delle varie rappresentazioni, recitate per strada e in teatro e che hanno riscosso una partecipazione entusiasmante soprattutto tra il pubblico dell’infanzia, confermando la valenza educativa e socializzante per tutta la Comunità, perseguita dal progetto». Un’attenzione particolare è stata rivolta ai più piccoli e all’attività laboratoriale (in collaborazione con Teatro e Critica) con il coinvolgimento oltre cento fra bambini e adulti residenti in diversi i Comuni della Bassa friulana.

 

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