A tre anni dall’apertura a Trieste di CasaViola – la struttura che l’Associazione de Banfield, da oltre 30 anni in prima linea nel sostegno e l’ascolto delle persone anziane non autosufficienti, ha espressamente pensato e dedicato a chi si prende cura dei malati di Alzheimer – un incontro pubblico (in programma alle 11.30 di lunedì 4 novembre a palazzo Gopcevich, sala Bobi Bazlen) vuole fare il punto sul primo triennio di attività, illustrando alla cittadinanza i risultati conseguiti e la vita “sconosciuta” di una parte dei concittadini: i “caregiver” dei malati di demenza e Alzheimer.
Attiva in via Filzi dall’ottobre del 2016, CasaViola è stata al centro di una ricerca durata tre anni – una delle più imponenti mai effettuate su questo argomento – sulla profilazione di 200 “caregiver”, la misurazione del loro carico di stress, la “customer satisfaction” sui servizi erogati. Prendersi cura di persone con malattia di Alzheimer e anziani affetti da demenza implica, infatti, la gestione di dinamiche complesse, è fonte di elevato stress e disagio psicologico, procura ansia, depressione, deterioramento della salute e isolamento sociale: un fenomeno definito “Caregiver Burden”. In tre anni di attività, sono passate da CasaViola più di 650 persone, di cui oltre 400 caregiver, a cui sono state offerte occasioni di formazione/informazione per il proprio benessere. Esaminando i dati, si è ottenuta una rappresentazione fedele del profilo del caregiver: soprattutto donna, over 50, con uno stretto grado di parentela (figlia o moglie). Lo scopo della ricerca era – ed è – quello di monitorare la salute dei “caregiver”, individuando delle soluzioni che rendano meno difficile prendersi cura della persona con demenza.

Nell’incontro pubblico di lunedì – organizzato dall’Associazione De Banfield con la civica amministrazione, la Fondazione CRTrieste, la Federazione Alzheimer Italia e il Coordinamento associazioni Alzheimer Fvg – sarà anche data notizia dei primi passi del percorso sulla “Dementia Friendly Community”, che si propone di coinvolgere il Comune di Trieste, quelli di Muggia e San Dorligo della Valle, Coop Alleanza 3.0 e AsuiTs. Già avviato a Muggia, il progetto sta prendendo forma con Alleanza 3.0 che ha deciso di formare i 200 dipendenti dei punti vendita della città, considerato che chi lavora nei supermercati spesso si trova in contatto con anziani fragili o disorientati. La costruzione di una “comunità amica” è un percorso civico molto lungo che la Fondazione CrTrieste – già impegnata sulle attività formative di CasaViola – ha scelto di sostenere.

L’appuntamento sarà aperto dai saluti di Emilio Terpin, presidente dell’Associazione Goffredo de Banfield, a cui seguirà l’intervento dell’ospite d’onore della giornata, il professor Marco Trabucchi, direttore scientifico del Gruppo di ricerca geriatrica di Brescia, docente nella facoltà medica nell’Università di Roma – Tor Vergata, presidente dell’Associazione italiana di psicogeriatria, con una relazione su “L’importanza delle città solidali”. Ancora, Antonella Deponte, responsabile di CasaViola, e la ”caregiver” Luana Parolari presenteranno la ricerca “La salute dei caregiver dei malati di demenza a Trieste”. Attesi, poi, gli interventi dell’assessore comunale alle Politiche sociali Carlo Grilli, della presidente di Fondazione CrTrieste Tiziana Benussi, del vicecommissario area sociosanitaria AsuiTs Mara Pellizzari, del direttore Sc Geriatria AsuiTs Giuliano Ceschia, del consigliere d’amministrazione Coop Alleanza 3.0 Domenico Costa, dell’assessore alle Politiche sociali di Muggia Luca Gandini e del referente del Coordinamento Associazioni Alzheimer Fvg Dorotea De Paoli. Modererà l’incontro Maria Teresa Squarcina, vicepresidente Associazione Goffredo de Banfield.

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In copertina, la preziosa attività di CasaViola, aperta da tre anni.

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