trend del fenomeno migratorio dal Friuli Venezia Giulia verso l’Estero alle prese con la ripartenza dopo il rallentamento dettato dall’emergenza sanitaria Covid (che ha dimezzato i flussi, i quali però nel corso dell’ultimo decennio rimangono comunque importanti) e lo studio di possibilità di rientro in regione, al centro del focus che Efasce – Pordenonesi nel mondo ha proposto oggi nello Spazio 47 di Pordenone.
“E-migrazione: numeri, storie e prospettive post pandemia” ha visto intervenire Massimo De Liva, autore del volume Friûlout che approfondisce questa tematica con una serie di interviste ai protagonisti, e Matteo Troìa, data scientist originario di Casarsa della Delizia che partendo anche dalla sua esperienza personale e professionale tra Italia ed Estero ha proposto una chiave di lettura del fenomeno. In collegamento da Londra Francesca Cantarutti, business development manager originaria di Spilimbergo, che ha raccontato aspetti professionali e personali della vita nella capitale britannica. Sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli e Comune di Pordenone.
“Come Efasce, ancora una volta, vogliamo offrire un’occasione di confronto tra storia e futuro dell’emigrazione, nell’intreccio di storie di vita, esperienze professionali, fatiche e successi”, ha affermato il presidente di Efasce, Gino Gregoris. Interventi di saluto dell’assessore comunale di Pordenone Walter De Bortoli e di Luigi Papais, consigliere dell’Ente Friuli nel Mondo.

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In copertina, i relatori (anche in collegamento da Londra) e il pubblico.

 

 

 

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