di Gi Elle
Supera i 2 milioni l’utile netto del primo semestre 2020 di Civibank, con un incremento di quasi l’81 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E con questi importanti risultati economici, conseguiti in mesi di grandi difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, la Banca di Cividale conferma e consolida la sua autonomia nel quadrante Nord-Est della penisola. “Civibank – commentano i vertici dell’istituto di credito, presieduti da Michela Del Piero – dà prova della sua solidità e resilienza anche nel 2020: nel primo semestre dell’anno la Banca è riuscita ad affrontare efficacemente la complessità dello scenario economico, fortemente impattato dal Covid-19. Lo schema di bilancio approvato dal Cda conferma la linea strategica di sviluppo della Banca friulana, unico istituto di credito autonomo di Friuli-Venezia Giulia e Veneto: un chiaro percorso di crescita finalizzato a dotare il Nord-Est del Paese di un istituto storico, solido, autonomo, efficiente e redditizio”.
Nonostante, dunque, la batosta che Coronavirus ha assestato a tutta la nostra economia, senza che nessun settore uscisse indenne da quasi tre mesi di devastante lockdown, l’utile netto – come informa una nota – si attesta, appunto, su 2,08 milioni di euro, in crescita dell’80,7% rispetto all’analogo semestre 2019. Erogati complessivamente 265,6 milioni di nuovi finanziamenti sul territorio, di cui 195 concessi a piccole e medie imprese e 71 a famiglie. Inoltre, il CET1 ratio sale al 14,3%, rispetto al 13,6% del 31 dicembre 2019, “ad ulteriore dimostrazione – si sottolinea ancora – del miglioramento della solidità della Banca”.
“Dobbiamo un ringraziamento particolare ai nostri dipendenti per questi risultati – commenta la presidente Del Piero – vista la situazione assolutamente inedita che il Paese ha dovuto affrontare. Tutti loro si sono adoperati al massimo per garantire continuità ed eccellenza del servizio, nonché attenzione e disponibilità alla clientela della Banca, anche nelle fasi più critiche dell’emergenza sanitaria”.
Il periodo che va dal lockdown in poi ha visto processate 6.500 richieste di moratorie, per un importo complessivo di 891 milioni di euro. E la situazione contabile al 30 giugno 2020 evidenzia quanto è esposto in dettaglio nei prospetti che seguono:
Aggregati patrimoniali
I crediti verso la clientela si attestano a 2.853 milioni di euro, in crescita dello 0,7% se confrontati con il dato al 31 dicembre 2019 pari a 2.833 milioni. Nel corso del semestre, la Banca di Cividale ha erogato complessivamente 266 milioni di euro di nuovi finanziamenti, di cui 195 milioni erogati a piccole e medie imprese e 71 milioni a famiglie, con una riduzione complessiva del 6,2% rispetto al primo semestre del 2019. Tra i fattori alla base di questi dati troviamo le conseguenze del prolungato blocco delle attività economiche e produttive e le forti limitazioni alla mobilità delle persone. Continua, poi, la riduzione dei crediti deteriorati (-4,9%) rispetto a dicembre 2019. La raccolta globale si attesta su 3.798 milioni di euro, quasi invariata rispetto al 2019 (-0,7%). Di questi, la raccolta diretta registra una consistenza di 2.713 milioni di euro, in crescita dello 0,6%, mentre la raccolta indiretta ammonta a 1.085 milioni, in diminuzione del 3,7%.
Risultati economici
Il margine di interesse si attesta su 33,4 milioni di euro, in crescita del 6,8%. Le commissioni nette sono pari a 15,2 milioni di euro, in diminuzione del 4,8%. Il risultato netto dell’attività finanziaria è positivo per 6,1 milioni di euro. I proventi operativi netti sono pari a 55 milioni, in crescita del 7,1%, mentre gli oneri operativi totalizzano 31,8 milioni di euro, in calo dell’1,7%. L’utile netto di periodo si attesta quindi a 2,1 milioni di euro, nonostante 2 milioni di euro di contribuzioni al fondo di risoluzione delle crisi bancarie.
La sede centrale a Cividale.
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In copertina, la presidente di Civibank Michela Del Piero.
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