Ben 2.600 colloqui in presenza al Teatro Nuovo Giovanni da Udine e 470 colloqui online: la Fiera del Lavoro Fvg organizzata da Alig (Associazione dei Laureati in Ingegneria gestionale) si conferma l’evento di riferimento per far incontrare domanda e offerta occupazionale, l’unico che ha unito modalità online e in presenza. Protagonisti i laureati in qualsiasi disciplina che hanno potuto incontrare, dal vivo o digitalmente, le oltre 70 aziende partecipanti, pronte ad offrire oltre 400 posti di lavoro nelle aree di competenza più diverse: ingegneria, informatica, economia, discipline scientifiche, ma anche aree umanistiche e giuridiche. «Abbiamo deciso di mantenere anche la modalità online – spiega il presidente di Alig, Marco Sartor – sia per venire incontro alle preferenze di alcune imprese sia perché la maggiore riservatezza garantita dal colloquio online è apprezzata da candidati con profili più senior: tra le aziende partecipanti, infatti, c’è chi ha scelto l’opzione online, chi ha scelto la fiera in presenza e chi entrambe le modalità».

I relatori al Giovanni da Udine.

A termine dei colloqui, c’è stato l’atteso momento di partecipazione e confronto per conoscere gli scenari d’impresa e il mondo de lavoro attraverso le testimonianze di alcuni protagonisti. «Sono molto orgoglioso della Fiera del Lavoro – ha commentato il rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton -, i ragazzi si mettono in gioco con le aziende che a loro volta si mettono a disposizione per dialogare in un contesto diverso, più aperto e stimolante: abbiamo estremo bisogno di interazione e condivisione dopo tutto quello che abbiamo vissuto».
«È bello vedere il teatro pieno di imprenditori e di tanti giovani – ha sottolineato l’assessore alle attività produttive del Comune di Udine, Maurizio Franz –, questo evento è davvero una grande opportunità di crescita, di lavoro e anche di rinnovata socialità».
Sul palco, il direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier, ha intervistato e premiato come ingegnere dell’anno Maria Stella Guglielmin, laureata in Ingegneria gestionale all’Università di Udine: dal 2000 lavora per il Gruppo Electrolux per cui oggi è senior purchasing executive (responsabile acquisti), a capo di un team di 10 manager nel mondo.

Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, ha quindi tenuto una “lectio magistralis”: a partire dal suo libro “Never Quiet, La mia storia (autorizzata malvolentieri)”, Farinetti ha parlato di spirito imprenditoriale, di immaginazione, di formazione e di fiducia, parola che ha ripetuto spesso come «valore fondamentale per poter crescere ed evolvere». Ha parlato di formazione, sottolineando come «l’iperspecializzazione sia un errore: se le strutture aziendali sono governate solo da iper specialisti, nascono conflitti e scarsità di fiducia. Fondamentale è invece avere competenze olistiche, che uniscano la tecnica alla cultura umanistica, proprio come ha insegnato Leonardo da Vinci». Farinetti ha poi spinto i giovani a viaggiare: «Chi, come noi, ha avuto l’enorme fortuna di nascere nel più bel Paese del mondo, deve andare all’estero e allontanarsene per comprendere appieno tutto quello che abbiamo e poi tornare per sfruttare quell’enorme potenziale. È un viaggio fatto di partenza, presa di coscienza, tornanza e restanza».

Il talk show moderato dal vicedirettore del TG5, Giuseppe De Filippi, ha ospitato quattro testimonianze per parlare di resilienza nello sport e nel mondo aziendale, con Marina Collautti di Generali, Alessia Rampino di Coram, Francesco Orlando di Fairplay e Antonio Fantin, nuotatore paralimpico. La consueta intervista condotta dagli studenti ha portato infine sul palco Rudy Zerbi, critico musicale, produttore discografico, conduttore radiofonico e televisivo.

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In copertina, Oscar Farinetti durante la sua “lectio magistralis”.

 

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