È confermata anche quest’anno la collaborazione fra l’Agenzia regionale per la lingua friulana e il Comune di Gorizia nell’ambito di “Gusti Off”, come è stata chiamata l’edizione 2021 di Gusti di Frontiera. Si rinnova così la pluriennale presenza dell’Arlef nel capoluogo isontino. L’Agenzia sarà presente, con due iniziative, nel calendario di “Contea”, il ricco contenitore di incontri e iniziative letterarie, per parlare del territorio e delle sue specificità. Gorizia è infatti un crocevia di lingue, e non solo, fra i più significativi della regione e per questo senz’altro luogo ideale per discutere di plurilinguismo, storia e cultura.
Il primo appuntamento è in programma oggi, alle 16, al ridotto “Macedonio” del Teatro Giuseppe Verdi. Nell’occasione, partendo dal volume che dà il titolo all’incontro, “Il Friûl Vie pai secui” (Corvino Edizioni, 2021), gli autori Walter Tomada e Fausto Zof, moderati da William Cisilino, direttore dell’Arlef, assieme a Michele Calligaris dello Sportello regionale per la lingua friulana, cercheranno di far conoscere al pubblico quella porzione di storia del capoluogo isontino che non è mai stata letta sui libri di scuola. L’incontro è infatti sottotitolato: “Gurize, là che il Friûl si vierç a la Europe”.
Spetterà sempre a Calligaris, domani 25 settembre, alle 16.30, in sala Dora Bassi, raccontare “Gurize: une storie, tantis lenghis. Pluralisim linguistic e culturâl di une impuartante crosere de Europe”. Sarà l’occasione per ricordare l’unicità di Gorizia, dove si incontrano e incrociano molti idiomi, in cui il plurilinguismo è appunto realtà da sempre, una città teatro di una storia che ha dato un nuovo volto all’Europa intera e che per il Paese tutto è una vera e propria porta a Est. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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In copertina, il Castello di Gorizia è il simbolo storico e culturale del capoluogo isontino.

 

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