Oggi, 12 aprile, farà tappa a Udine il percorso di Libere di… VIVERE, il progetto socioculturale sull’inclusione sociale e le pari opportunità realizzato da Global Thinking Foundation per diffondere il contrasto e la prevenzione alla violenza economica di genere, attraverso eventi itineranti sul territorio. Alle ore 18 al Cinema Visionario di Udine (Via Fabio Asquini, 33) ci sarà la proiezione gratuita del docufilm “Libere di… VIVERE” alla presenza di Claudia Segre, presidente e fondatrice di Global Thinking Foundation nonché ideatrice del docufilm. Un’importante iniziativa di sensibilizzazione realizzata in collaborazione con il Movimento Donne Impresa di Confartigianato-Imprese Udine, che rappresenta un’opportunità di riflessione e condivisione nell’ambito di un tema particolarmente cruciale per la comunità e il territorio: l’uguaglianza di genere e l’indipendenza economica. Seguirà dibattito dedicato all’importanza di sensibilizzare alla prevenzione e al contrasto della violenza economica.
Claudia Segre afferma: “In un intervento al Senato, l’allora presidente Mario Draghi dichiarò che una “vera parità di genere richiede che siano garantite parità di condizioni competitive tra generi”. La stessa parità di genere è un fattore di competitività e trova evidenti riscontri nei risultati aziendali, come comprovato da numerose ricerche partendo da quella di McKinsey. Gli indicatori a livello italiano mostrano ancora evidenti gap tra la partecipazione femminile e maschile al mercato del lavoro, il tasso di occupazione femminile è inferiore di 18 punti percentuali a quello maschile e permangono ostacoli di accesso alle posizioni apicali, per non dimenticare la mancata attuazione della Convenzione 190 della ILO per l’eliminazione della violenza sul posto di lavoro. Impegnarci con le donne e per le donne ad eliminare la barriera culturale che alimenta discriminazioni vuol dire liberare opportunità e talento, fondamentale per il progresso economico del Paese”.
Filomena Avolio, presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato-Imprese Udine, aggiunge: “La violenza economica, come tutte le forme di violenza, è devastante. Colpisce molte donne e vogliamo ricordare a tutte che non sono sole e che la violenza non è un destino inevitabile. Le donne hanno il potere di emanciparsi attraverso il lavoro. Apprendere un mestiere, trovare occupazione nell’artigianato utilizzando e accrescendo le proprie competenze e passioni può servire a creare una vita indipendente, lontana dalla violenza. Il Movimento Donne Impresa si batte per contrastare questo fenomeno e sostiene le donne nel loro empowerment, nella formazione e nell’attività lavorativa, imprenditoriale e dipendente, favorendone crescita e sviluppo e creando opportunità. Grazie alle botteghe scuola e ai percorsi formativi e professionalizzanti le donne possono imparare e sviluppare le proprie competenze in ambienti positivi e inclusivi, in cui sentirsi sicure e valorizzate, riacquisire fiducia nelle proprie capacità, acquisire autonomia. Siamo fermamente convinte che si può rompere il ciclo della violenza economica e che le donne possono creare una vita indipendente e soddisfacente per loro stesse e per le altre donne. Uscirne è possibile, nessuna si senta sola”.
“Libere di… VIVERE” è il primo docufilm che affronta il fenomeno esteso, sottile e ancora poco noto della violenza economica e trae origine (e titolo) dalla mostra-rassegna del fumetto e dell’arte disegnata itinerante, che in tre anni ha coinvolto più di 6.000 visitatori in 35 tappe, ed oltre 84.000 partecipanti digitali tra Italia e Francia. Tra interviste reali e storie cinematografiche, interpretate dalle attrici protagoniste Stefania Pascali e Giulia Cappelletti, il regista Antonio Silvestre porta avanti oltre un’ora di racconto coraggioso ed emotivamente coinvolgente, supportato dalla produzione di Mario Tani per MAC film, la sapiente fotografia di Nicola Saraval, dal montaggio ritmico di Daniele Tullio e dalle straordinarie musiche del Maestro Matteo Sartini. A fare da metafora alla narrazione, infine, c’è il tango, il ballo per eccellenza, rappresentato nelle coreografie di Laura Borromeo, con Tabata Caldironi e Julio Alvarez, e sulle note della Hyperion Ensemble.
Il docufilm è un’opera corale, alla quale hanno preso parte anche le professioniste che ogni giorno lavorano in Global Thinking Foundation, portando la testimonianza di chi vive queste tematiche nella propria quotidianità professionale e che vuole anche riassumere agli occhi del pubblico tre intensi anni dell’omonima mostra. La storia si snoda attorno alla vita di Stella, che dopo il matrimonio e la nascita della prima figlia, si vede costretta a lasciare il lavoro; col passare degli anni l’idillio familiare si trasforma in un inferno, con un marito che le fa pesare ogni giorno di essere l’unica fonte di sostentamento economico. Ma Stella saprà trovare la forza di cambiare quello che pare un destino già tracciato, lanciando un messaggio di speranza e rinascita. Alla sua storia si intrecciano quattro storie vere, storie di donne e violenza economica, psicologica, fisica, quattro storie che hanno – pur con esiti di diversa gravità – come comune denominatore e primo grilletto scatenante della spirale della violenza la sopraffazione economica.

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In copertina, Filomena Avolio, presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato-Imprese Udine.

 

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