Chiusa al pubblico ma sempre operativa, praticamente 7 giorni su 7, per far fronte alla mole di lavoro raddoppiata e alla pioggia di richieste provenienti dalle aziende, bisognose più che mai di un punto di riferimento al quale aggrapparsi. Confartigianato Servizi Fvg, la società nata un anno e mezzo fa dalla volontà comune delle associazioni territoriali di Udine e Trieste, fa un primo bilancio del lockdown, che se da un lato ha paralizzato la maggior parte delle imprese, dall’altro ha richiesto uno sforzo straordinario da parte della Srl e dei suoi 160 dipendenti. Circa la metà hanno lavorato in smart working, il resto all’interno delle 28 sedi, chiuse al pubblico ma operative per dare risposte agli oltre 4.000 clienti che la società ha in portafoglio per un valore di circa 11 milioni di euro (fatturato 2019).
«Oltre al lavoro che svolgono normalmente, i nostri uffici si sono trovati a gestire le domande, affiancandosi al patronato, per l’attivazione della cassa integrazione e per i 600 euro, nonché a rispondere a centinaia di telefonate di artigiani spaesati in cerca di chiarimenti sulle norme in continua evoluzione. In questo senso – afferma il vicedirettore di Confartigianato Servizi Fvg, Maurizio Pastorello -, oltre al lavoro di sempre e a quello straordinario legato all’attivazione degli ammortizzatori sociali e alla richiesta dei contributi, il personale ha svolto un fondamentale ruolo anche di supporto umano e assistenza psicologica alle aziende che si sono sentite smarrite. Un lavoro, quest’ultimo, che non ha conosciuto sabati e domeniche. Dinanzi alle necessità dei clienti ci siamo messi a completa disposizione».

Pastorello plaude al lavoro dei dipendenti. «Voglio ringraziare tutti loro, che assieme al presidente Graziano Tilatti, al consigliere delegato Daniele Cuciz e al direttore Enrico Eva sono stati pronti ad organizzare e dare impulso a questa intensa attività». La Srl è stata, se possibile, ancor più presente, alla luce della chiusura di molti studi professionali, di commercialisti e consulenti. «Chiusi loro, molte aziende si sono rivolte a noi per la gestione delle pratiche legate all’emergenza Covid-19, che per scelta abbiamo svolto a titolo gratuito. Il lavoro in surplus non ci ha fruttato alcuna marginalità – sottolinea Pastorello – a dimostrazione del ruolo sociale e sindacale che la società ha voluto giocare in questo difficile momento. In vista della Fase 2, anche Confartigianato Servizi Fvg si è riorganizzata».
Conclude il vicedirettore: «Il 4 maggio riapriamo al pubblico cercando di contingentare il più possibile le presenze. Abbiamo dotato di mascherine tutti i dipendenti, di gel igienizzante e schermi in plexiglass ogni ufficio e cercheremo di concedere lo smart working ai dipendenti più fragili, continuando ad avere la sensibilità di sempre nella possibilità di conciliare lavoro e famiglia. Anche Confartigianato avrà bisogno della vicinanza dei clienti associati, per superare uniti e forti questo impegnativo periodo e guardare al futuro con rinnovata fiducia».

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In copertina, Maurizio Pastorello; all’interno, il presidente di Confartigianato Fvg Graziano Tilatti.

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