Le aspettative dei cooperatori del Friuli Venezia Giulia, chiamati a Fagagna dalla presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Fvg, Patrizia Fantin, non sono andate deluse dopo l’incontro con l’onorevole Debora Serracchiani, presidente della Commissione lavoro della Camera dei deputati. «C’è stata, in questi mesi, un’efficace interlocuzione di Confcooperative Fvg con l’onorevole Serracchiani – conferma, infatti, il presidente regionale, Daniele Castagnaviz – sul tema delle cooperative artigiane, a soluzione di una annosa questione. Ciò testimonia, ancora una volta, il nostro forte impegno per un settore determinante della cooperazione». «Questo è il primo incontro istituzionale che abbiamo potuto realizzare, finalmente, in presenza – aggiunge Patrizia Fantin – ed è un bel segnale di ritorno a normalità. Oggi, ovviamente, la nostra attenzione si è rivolta alle ricadute del Pnrr anche sull’economia regionale e sui comparti di maggiore presenza della cooperazione».

«Se non si accelerano le procedure delle gare pubbliche, i settori della cooperazione che operano nei servizi non possono ragionevolmente cogliere le opportunità di ripresa. Riformare e semplificare gli appalti pubblici è fondamentale – è stata la preoccupazione trasmessa da Massimo Stronati, presidente nazionale di Confcooperative Lavoro e Servizi -. Non siamo favorevoli a un subappalto al 100 per cento, né al ritorno alla logica del “general contractor”, un tetto al subappalto è necessario, non oltre il 50 per cento. Auspichiamo una semplificazione della giungla di contratti collettivi, che vede una parcellizzazione del mondo dei servizi in una miriade di contratti e ciò, soprattutto, a favore di una più efficace tutela del lavoro specie in settori come la logistica, dove la cooperazione svolge oggi l’80 per cento del lavoro. Crediamo molto nelle potenzialità del sistema italiano dei porti che, tra l’altro, negli ultimi anni ha fatto registrare un sensibile miglioramento complessivo».

A proposito delle riforme in cantiere a livello nazionale, l’onorevole Serracchiani ha parlato degli ammortizzatori sociali e della necessità di “superare la dicotomia tra lavoratori autonomi e dipendenti”, precisando che “deve cambiare il ruolo dei Centri per l’impiego nella logica del Pnrr” e sottolineando che “il reddito di cittadinanza va modificato dal lato delle politiche attive del lavoro. Oggi è solo sostegno economico”. «Formazione e riqualificazione professionale – ha aggiunto – sono essenziali per reggere l’occupazione nella transizione ecologica. Sul fronte della portualità, la nuova prospettiva di sviluppo crocieristico di Trieste conferma ulteriormente la necessità di aggiornamento della tratta ferroviaria Venezia-Trieste, su cui il Pnrr non interviene e che richiede, dunque, un impegno supplementare delle istituzioni per mobilitare i necessari investimenti. Il Porto Franco di Trieste, poi, ha la necessità di completare gli ultimi passaggi di “pulizia normativa” al fine di consentirgli di sviluppare le proprie potenzialità al 100 per cento, a beneficio dell’intero territorio regionale». Sulla terza corsia della A4, la parlamentare ha evidenziato la criticità di “un’infrastruttura che era già interamente finanziata e che ora si sta nuovamente bloccando”.

Le cooperative di lavoro e servizi aderenti a Confcooperative Fvg, sono oltre un centinaio e impiegano oltre 3.500 addetti. All’incontro erano presenti pure il segretario generale di Confcooperative Fvg, Nicola Galluà e l’intero Consiglio del settore Lavoro e Servizi dell’organizzazione cooperativa regionale.

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In copertina e all’interno l’incontro dei vertici delle cooperative Fvg con l’onorevole Debora Serracchiani.

 

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