(g.l.) Festa grande oggi per la comunità parrocchiale di Grado, storica e famosa città turistica del Friuli Venezia Giulia che purtroppo ancora una volta si trova a fare i conti con i gravi danni causati da mareggiate e acqua alta, in questa nuova ondata di maltempo che sembra proprio non voler finire. Come già annunciato, si festeggia, infatti, la dedicazione della Basilica patriarcale a Sant’Eufemia con una solenne celebrazione che si terrà alle 10, accompagnata per la particolare circostanza dalla Corale orchestrale Santa Cecilia.

L’interno della storica Chiesa.


«Sono state invitate – ha scritto monsignor Paolo Nutarelli nel foglio informativo settimanale “Insieme” – le Associazioni che operano nel campo della cultura e del volontariato sociale della nostra Grado». E l’arciprete ha poi aggiunto: «La Festa di oggi ci ricorda che ciascuno di noi è chiamato ad essere mattone per edificare la Comunità, anzitutto, con il sentimento dell’appartenenza e poi mettendo i propri carismi a servizio del prossimo».
La ricorrenza della Dedicazione cadeva, per l’esattezza, venerdì 3 novembre, ma trattandosi di giorno feriale a ridosso della festività di Tutti i Santi e della commemorazione dei Defunti, viene celebrata proprio oggi, appunto con la dovuta solennità. Già Cattedrale dell’antico Patriarcato di Grado, la Basilica paleocristiana in stilo romanico risale al sesto secolo dopo Cristo essendo stata consacrata nel 580. Come detto, è dedicata alla giovane martire Eufemia di Calcedonia, località dell’odierna Turchia. La Basilica è il massimo edificio religioso dell’Isola e nel Campo dei Patriarchi “convive” con l’altrettanto antica Chiesa di Santa Maria delle Grazie, altro bellissimo esempio dell’arte paleocristiana e romanica. Entrambi sono i gioielli storici di Grado maggiormente visitati, ma i riti vengono praticamente tutti celebrati proprio in Sant’Eufemia, la cui ottima acustica consente anche l’organizzazione di stupendi concerti di musica classica e sacra. L’ultimo dei quali ha offerto in settembre una splendida esecuzione del monumentale “Requiem” di Mozart dedicata a monsignor Silvano Fain, nel venticinquesimo anniversario della scomparsa.
Ricordiamo, infine, che Grado con le sue storiche Basiliche appartiene alla giurisdizione ecclesiastica dell’Arcidiocesi di Gorizia, creata assieme a quella di Udine in seguito alla soppressione del glorioso Patriarcato di Aquileia, le cui tradizioni sono ancora molto sentite nella vita religiosa delle comunità friulane.

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In copertina, un’immagine della Basilica patriarcale di Sant’Eufemia con il campanile dell’Anzolo simbolo di Grado.

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