Ogni anno in Italia si registrano circa 60 mila morti improvvise, spesso non precedute da alcun sintomo o segno premonitore, ma che nel 25 per cento dei casi possono essere scongiurate impiegando immediatamente le adeguate tecniche di primo soccorso, incluso l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico Dae. Da queste considerazioni, e sulla scorta di esperienze ormai diffuse in Italia e all’estero, è nato in questi anni l’impegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia per la diffusione sul territorio isontino di un numero sempre maggiore di tali dispositivi, favorendo il più ampio accesso alla defibrillazione precoce, promuovendo la formazione in tema di rianimazione cardio-polmonare e all’uso degli stessi defibrillatori, e sensibilizzando la cittadinanza sull’importanza della prevenzione cardiologica e del primo soccorso. Proprio in continuità con l’impegno di Fondazione Carigo su questo fronte, sono stati consegnati sette nuovi defibrillatori semiautomatici dotati delle relative teche in metallo, totem di supporto e piastre pediatriche, da collocare in altrettante zone strategiche di Monfalcone e Ronchi dei Legionari.

I dispositivi sono stati donati ai due Comuni attraverso un contratto di donazione sottoscritto dalla presidente Roberta Demartin con i sindaci Anna Maria Cisint e Livio Vecchiet, che provvederanno a posizionarli nei luoghi stabiliti per accrescere la sicurezza dei cittadini, la prevenzione e la tutela della loro salute. In particolare, a Monfalcone è prevista l’installazione su appositi totem in via Sant’Ambrogio, in via Romana (fronte parcheggio della Stazione) e in via Cosulich (nel nuovo parcheggio di Marina Julia), mentre a Ronchi dei Legionari interesserà Piazza Unità, davanti al palazzo comunale, il Rione di San Vito e la Piazza di Soleschiano. La prevenzione e la tutela della salute sono tra gli obiettivi perseguiti dall’impegno di Fondazione Carigo sul territorio: tra gli scopi del progetto anche la formazione di un sempre maggior numero di persone all’utilizzo di tale strumentazione che, automatizzata e dotata di dispositivi di sicurezza, non necessita della presenza di personale sanitario.

Con la donazione dei 7 defibrillatori semiautomatici ai Comuni di Monfalcone e Ronchi dei Legionari proseguono, quindi, gli interventi nell’ambito del “Progetto Defibrillatori”, per il quale la Fondazione ha destinato negli anni oltre 100 mila euro, permettendo l’acquisto di circa 60 strumenti per Gorizia e il territorio isontino. In una prima fase la Fondazione ha contribuito all’acquisto di defibrillatori da destinare alle associazioni sportive locali, sia tramite la donazione di 30 apparecchi, sia tramite il sostegno al progetto “Grazie di cuore. Uniti per uno sport sicuro”, promosso dalla Provincia di Gorizia e dal Coni regionale. La Fondazione ha successivamente invitato i Comuni dell’Isontino a partecipare al “Progetto defibrillatori”, e ha provveduto a donare gli strumenti ai Comuni che ne hanno fatto richiesta, destinando 9 apparecchi al Comune di Gorizia, 2 a Staranzano, 1 a Grado, 1 a Gradisca d’Isonzo, 4 a Monfalcone e 3 a Ronchi dei Legionari, nonché 3 al Coni Point di Gorizia e 2 alla Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”. Alle postazioni, collocate in luoghi aperti al pubblico e fruibili dall’intera cittadinanza, viene data adeguata visibilità tramite apposita segnaletica.

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In copertina e qui sopra la firma del sindaco Vecchiet con la presidente Demartin per Ronchi dei Legionari.

 

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