Cinquantamila bottiglie di acqua naturale Goccia di Carnia trasportate dallo stabilimento di Forni Avoltri fino a Verona e da lì attraverso la Polonia fino in Ucraina: è l’iniziativa promossa dall’Associazione Italiana per la Salute degli Occhi (Aisdo Onlus) assieme all’azienda Goccia di Carnia.
«Le notizie dall’Ucraina riportano che decine di città sono rimaste senza acqua potabile, mentre l’approvvigionamento idrico e l’accesso all’acqua diventano sempre più difficili per la popolazione – commentano Paolo Lanzetta, presidente della Onlus e docente all’Università di Udine, e Samuele Pontisso, amministratore delegato di Goccia di Carnia -. Siamo rimasti profondamente colpiti da questa tragica situazione e ci siamo chiesti cosa potessimo fare per esprimere una concreta vicinanza alla popolazione così duramente colpita. Così ci siamo attivati per portare l’acqua, un bene primario per la sopravvivenza».
«L’acqua è vita e dissetare gli assetati è dovere di ognuno di noi – aggiunge Lanzetta -: allo stesso tempo, l’acqua è simbolo di pace. Ricordiamoci di quanto fosse uso comune nel passato accogliere qualcuno in casa nostra offrendo un bicchiere d’acqua». «Siamo consci che questa iniziativa sia solo una goccia nell’oceano, ma crediamo fermamente anche nel significato simbolico di questo gesto e speriamo che possa portare un messaggio di pace dove ora imperano violenza e sofferenza», concludono Pontisso e Lanzetta.
L’iniziativa vede il prezioso supporto di Confindustria, della Protezione civile di Verona e dell’Ambasciata Ucraina in Italia.

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In copertina e qui sopra l’autocarro carico di bottiglie pronto a lasciare Forni Avoltri.

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