Al via, in una decina di scuole del Pordenonese, la seconda edizione dei laboratori sul riuso tessile a cura di Gestioni Ecologiche e Ambientali Spa con la fattiva collaborazione della cooperativa sociale Karpós di Porcia. Obiettivo: insegnare ai bambini il valore del riciclo e la bellezza del riuso creativo di filati, promuovendo i valori dell’economia circolare. Questi laboratori, partiti con il mese di novembre, proseguiranno durante tutto l’anno scolastico, e coinvolgeranno oltre 200 studenti delle scuole primarie e una sessantina di piccoli alunni frequentanti l’ultimo anno delle scuole dell’infanzia di Pordenone e di Montereale Valcellina.


L’attività – che rientra nell’alveo del Progetto di educazione ambientale di Gea – intende sensibilizzare i giovani al recupero degli oggetti di uso quotidiano destinati a diventare “rifiuto”, maturando la consapevolezza alla sostenibilità; fantasia e manualità vengono guidate e stimolate fino alla creazione di nuovi oggetti utili e divertenti. Ogni anno Gea nell’esercizio della propria attività istituzionale rileva importanti quantità di indumenti, tessuti e pezzi di stoffa nella spazzatura, materiale ancora integro che viene irrimediabilmente sprecato. È possibile dare una seconda vita agli indumenti usati attraverso la raccolta dedicata, oppure con il riciclo creativo trasformarli in nuovi oggetti: ecco come è nata l’idea di “confezionare” un laboratorio ludico-didattico che valorizzasse tale materiale, rivelandone le potenzialità. Perché il miglior rifiuto è quello non prodotto!
«Ringraziamo Gea – ha detto Paola Marano, presidente di Karpós – che anche quest’anno ci ha coinvolti in questa iniziativa. Dopo il successo dei laboratori realizzati con vecchi tessuti tenuti lo scorso anno scolastico, si è condiviso di riproporre l’attività che tanto è piaciuta ad alunni e insegnanti per creare qualcosa di originale in vista del Natale, magari da regalare alla propria famiglia. È secondo noi – ha affermato – un modo “pratico” che coinvolge attivamente i bambini e fa capire loro che differenziare può essere divertente e che il rispetto per l’ambiente è davvero importante, dal momento che le risorse della Terra non sono infinite».
Le classi coinvolte si sono trasformate in piccoli laboratori sartoriali dove gli alunni hanno potuto sperimentare l’utilizzo di ago e filo. Nei primi laboratori portati a termine, sono stati realizzati dagli alunni degli gnomi natalizi, utilizzando oggetti e tessuti altrimenti destinati ad essere buttati via.
Quella dei percorsi di educazione ambientale è un’iniziativa che la cooperativa sociale Karpós sta pensando a sua volta di sviluppare anche all’interno del nuovo Ridoprin Lab, laboratorio al femminile di recupero tessuti e oggetti con sede a Torre di Pordenone. «Vorremmo che il nostro Ridoprìn Lab – ha concluso Paola Marano – diventasse un luogo di scambio e d’incontro, anche intergenerazionale. Pensiamo di organizzare dei laboratori didattici sul riciclo per insegnare la sostenibilità ambientale e ringraziamo Gea Gestioni Ecologiche e Ambientali Spa per averci coinvolti in questo progetto che ci permette di parlare alle nuove generazioni di rispetto per la terra ed economia circolare».

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In copertina e all’interno alcuni simpatici oggetti ottenuti con l’arte del riciclo.

 

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