In occasione della Giornata Internazionale Unesco della Lingua Madre, è stata presentata ieri a Udine, nella sede della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la nuova trasmissione radiofonica Rai – con relativo podcast – intitolata “Friûl in Comun. Vôs e iniziativis dal teritori”. Un programma in lingua friulana che presenterà, puntata dopo puntata, i Comuni friulanofoni che aderiscono all’Assemblea della Comunità Linguistica Friulana (che conta attualmente 144 Comuni). A presentare il programma il presidente dell’Aclif, Daniele Sergon, sindaco di Capriva del Friuli, assieme al direttore della sede Rai di Trieste Guido Corso, alla vicedirettrice nazionale di Relazioni Istituzionali Rai Donatella Pace e a Mario Mirasola, responsabile di struttura dei programmi Rai di Trieste. A entrare nel dettaglio programma Arianna Zani, Giacomo Plozner e Marco Fornasin. Presente il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Mauro Bordin e anche i consiglieri regionali Diego Bernardis e Markus Maurmair nonché il presidente della Società Filologica Friulana Federico Vicario.


“Friûl in Comun. Vôs e iniziativis dal teritori” sarà caratterizzato da un ritmo snello e ritmato, con puntate che oltre alla scheda tecnica del Comune protagonista vedranno l’intervista ai sindaci, schede su peculiarità ed eventi della cittadina, una testimonianza di chi ci vive e opera (come per esempio esponenti del volontariato o curatori di progetti di particolare interesse) e in conclusione una riflessione sull’utilizzo della lingua friulana in loco. Il primo ciclo di sette puntate andrà in onda da sabato 2 marzo a sabato 13 aprile su RadioRaiUno, a partire dalle ore 14 per un totale di circa 20 minuti ciascuna.
«Un primo passo – ha commentato il presidente dell’Aclif, Sergon – verso una sempre maggiore presenza della lingua friulana nella programmazione Rai. Da qui auspichiamo che possa partire una nuova stagione di programmi fino a raggiungere una programmazione informativa giornalistica radiotelevisiva quotidiana in lingua friulana, come avviene nel resto d’Italia per altre lingue minoritarie quale il ladino ad esempio. In tal senso facendo riferimento alla mozione bipartisan approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia lo scorso 1 febbraio per l’istituzione di una commissione paritetica Stato-Regione sul contratto di convenzione con la Rai per la lingua friulana, andremo ora a chiedere a tutti i nostri Comuni aderenti di approvare un ordine del giorno, sulla falsa riga di quello approvato già in alcuni Comuni come Tolmezzo ad esempio, e soprattutto a supporto della citata mozione regionale. D’altronde il friulano è parlato e capito quotidianamente da oltre 600 mila persone, senza contare il grande bacino di corregionali che vivono all’estero. Questo gruppo di cittadini ha diritto di veder riconosciuta l’importanza del proprio idioma nella programmazione radiotelevisiva dell’emittente di Stato: grazie quindi alla sede Rai di Trieste e al direttore Corso per la sensibilità dimostrata e per l’impegno profuso nella nascita di “Friûl in Comun. Vôs e iniziativis dal teritori”. Per questo programma la collaborazione dell’Aclif e dei 144 Comuni aderenti è pronta e fattiva e lo sarà anche per tutte le future iniziative che, lo speriamo, verranno messe in essere a breve per la lingua friulana».

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In copertina e all’interno due immagini della presentazione dell’importante iniziativa.

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