A poche ore dall’annuncio dell’adozione del green pass per alcuni comparti, la confusione ha già avuto la meglio. «Vogliamo ricordare agli albergatori che la loro categoria non è interessata dal provvedimento che, ci tengo a sottolineare, è ancora una bozza», ha fatto sapere Alberto Cicuta, direttore di Confesercenti Fvg. «Confesercenti ha chiesto un tavolo tecnico urgente per avviare un confronto con le associazioni che rappresentano le imprese interessate dalle limitazioni» perché sono necessari correttivi e chiarimenti sulle modalità di controllo prima dell’entrata in vigore dell’obbligo, il prossimo 6 agosto. «Ferma restando l’importanza di muoversi all’unisono per fermare la pandemia – ha continuato Cicuta -, il documento che ora abbiamo in mano necessita di essere rivisto, quindi chiedo agli albergatori, molti dei quali ci hanno chiamato perché hanno già ricevuto delle disdette, di non allarmarsi».
Secondo l’associazione di categoria regionale, in linea con quanto riferito dal direttivo nazionale, il green pass, così come è stato delineato, rischia di essere un provvedimento ingiustamente punitivo per le imprese, che non solo devono sostenere l’onere organizzativo ed economico del controllo, ma anche assumersi responsabilità legali che non competono loro, senza considerare che rappresenta una forte limitazione dell’attività economica, che andrà certamente indennizzata. Oltre a ciò, restano delle incongruenze incomprensibili, si pensi all’estensione dell’obbligo anche alle fiere e alle sagre all’aperto, che appare immotivata, visto che notoriamente il pericolo di contagio all’aria aperta è minore. Allo stesso modo, non si capisce perché l’obbligo di green pass non sia sufficiente per fare riaprire le discoteche.

—^—

In copertina, il vaccino anti-Covid è alla base del rilascio del Green pass.

 

Visits: 168

, , , , , , ,
Similar Posts
Latest Posts from friulivg.it