(f.s.) Secondo appuntamento oggi, all’Hotel Savoia Excelsior, sulle Rive, con il nuovo ciclo 2023-2024 dei “Cenacoli del Caffè” organizzati dall’Associazione Museo del Caffè di Trieste presieduta da Gianni Pistrini: con inizio alle ore 17.30, Matteo Carzedda si soffermerà sul tema “Caffè, farfalle e comunità”, un intervento sul legame tra caffè e territorio non esclusivamente dal punto di vista produttivo ma anche nella sua dimensione identitaria, consci come i sistemi di produzione e consumo dei prodotti agroalimentari partecipino sensibilmente alla definizione dell’identità e della cultura dei popoli. Il relatore, che verrà introdotto dall’ingegner Marino Petracco, tratterà anche della complessità crescente determinata da mutamenti globali sempre più rapidi, dal cambiamento climatico alle problematiche economiche, che ci inducono a nuove e importanti sfide, prima fra tutte quella della sostenibilità.

Matteo Carzedda


Matteo Carzedda è ricercatore in Economia agraria ed Estimo rurale al Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università di Trieste e i suoi interessi e studi riguardano in particolare la sostenibilità dei sistemi alimentari, le filiere alimentari alternative e lo sviluppo rurale. Ha precedentemente collaborato con l’Università di Udine ed è stato visiting PhD student all’Università di Lubiana. Ha partecipato a progetti di ricerca internazionali e nazionali ed è stato membro del Comitato tecnico-scientifico per la redazione della Strategia regionale per lo Sviluppo sostenibile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
L’attuale settima edizione dei “Cenacoli”, dedicata al tema “Aria, Terra, Fuoco, Acqua: Caffè, un viaggio tra gli elementi”, è coordinata da Nicoletta Casagrande (responsabile dell’InfoLibro-Salotto multimediale del libro italiano di Capodistria e cultrice del mondo del caffè) e organizzata da Giulio Rebetz e Piero Ambroset. Come di consueto, l’ingresso sarà libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Il successivo appuntamento sarà poi, con il nuovo anno, il 4 gennaio, con Roberto Nocera, direttore generale de “La San Marco” Spa di Gradisca d’Isonzo, nonché presidente nazionale dell’associazione dei costruttori di macchine e attrezzature per caffè, sul tema “Dominare l’energia del fuoco per servire la magnifica bevanda”. Tutti gli appuntamenti potranno essere seguiti anche online sul portale web dell’Associazione: www.amdctrieste.it o tramite il profilo Facebook aMDCTrieste.

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Intanto, è stata inaugurata, nell’atrio monumentale dell’Asp Itis, in via Pascoli 31 (con entrata all’angolo di via Conti), la grande mostra “Viaggiando nella terra del caffè”, organizzata dall’Associazione Museo del Caffè di Trieste in collaborazione con lo stesso Istituto triestino. Alla partecipata cerimonia di apertura sono intervenuti con indirizzi di saluto i presidenti dell’Itis Aldo Pahor e dell’Amdc Gianni Pistrini con il “vice” Doriano Simonato, il direttore generale dell’Itis Maria Teresa Agosti con il responsabile della programmazione aziendale Francesco Mosetti, nonché il curatore della mostra Bruno Vajente di Amdc che ha quindi guidato una prima visita ai reperti esposti. Tra i presenti anche il presidente nazionale del Gruppo Torrefattori Caffè, il triestino Omar Zidarich, e il consigliere regionale Michele Lobianco. L’inaugurazione è stata arricchita anche da alcuni pregevoli intermezzi musicali con il pianista Diego Zotti e la cantante Marinella Miletich, all’insegna della jazz fusion, approfittando della presenza di uno storico pianoforte dell’Istituto…
L’esposizione si sviluppa nei diversi spazi dello storico atrio e in alcuni ambiti circostanti e consente di rivolgere lo sguardo sui molteplici e spesso poco noti aspetti del complesso “mondo del caffè”, esaminandone la storia (dalle origini etiopi alla sua prima introduzione in Brasile, e poi alla sua diffusione in tutto il mondo), sottolineando quindi i diversi metodi di tostatura e modi di preparazione del caffè, con attenzione anche ai più attuali criteri di qualità e illustrando infine, in particolare, lo stretto legame tra il caffè italiano e il chicco brasiliano e, in questo quadro, il ruolo peculiare del Porto di Trieste e la storica attiva presenza nella nostra città di tutti i “passaggi” della filiera, dal chicco alla tazzina servita nei locali e nei prestigiosi caffè storici, tanto da farne una vera e propria “capitale del caffè” a livello internazionale.
“Viaggiando nella terra del caffè” propone bellissime foto e interessanti testi esplicativi ma pure un video con proiezione continua ed è visitabile con ingresso libero, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. E’ prevista, ma ancora da mettere a punto, una serie di visite guidate.

Per ulteriori informazioni:
amdctrieste@gmail.com
https://www.amdctrieste.it

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In copertina, l’inaugurazione della grande mostra all’Itis di Trieste.

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