Una donazione di 50 camici da lavoro. Così Confartigianato-Imprese Udine e in particolare il consiglio di zona Basso Friuli hanno voluto ringraziare l’Istituto scolastico “Mattei” di Latisana per quanto fa in termini di formazione tecnica con particolare attenzione al settore della nautica da diporto. «E’ il nostro modo per dire grazie al dirigente scolastico e ai docenti tutti per il grande lavoro che stanno facendo con questi ragazzi e che dal 2006 ci vede collaborare come associazione donando materiali e attrezzature», ha detto il presidente di Confartigianato-Imprese Udine, Graziano Tilatti, consegnando i camici assieme al vicepresidente di zona, Giorgio Venudo. «Questo istituto rappresenta un’eccellenza – ha aggiunto il leader degli artigiani friulani – che vogliamo aiutare creando un efficace ponte tra il mondo della scuola e quello delle imprese. Il nostro augurio infatti è che da qui escano non solo tecnici preparati ad entrare nelle nostre imprese, a dar gambe al Pnrr, ma a metter su impresa».
I camici sono stati destinati agli studenti delle classi 4 e 5 coinvolti in Nautomatica, progetto curricolare che ha lo scopo di introdurre i ragazzi agli impianti delle imbarcazioni e fornire loro un pacchetto di competenze spendibili sul mercato del lavoro, nell’ambito delle tante imprese attive nel settore della nautica da diporto. «Ben 250 nella sola provincia di Udine – ha sottolineato il capo categoria del comparto, Mauro Della Negra – più l’indotto che è pari a tre volte tanto». La collaborazione tra l’associazione e la scuola è volta, appunto, a creare un ponte tra il laboratorio scolastico, arricchito da un grande pannello interattivo che spiega il funzionamento degli impianti di un’imbarcazione da diporto, realizzato con il contributo di Confartigianato, e le imprese, per lo più artigiane, che affollano le darsene poco lontane.
Alla cerimonia hanno partecipato anche il dirigente scolastico Luca Bassi, e il presidente di Ana Udine, Pierino Chiandussi, oltre ai docenti del progetto, tra cui Luca Bonora, che ha spiegato come funziona il progetto: «I ragazzi sviluppano quest’attività nel pomeriggio, per buona parte dell’anno, affiancando allo studio teorico delle attività di laboratorio, che cerchiamo ogni anno di espandere. L’ultima novità riguarda un impianto fotovoltaico a misura di imbarcazione, che abbiamo allestito nel nostro laboratorio e che i ragazzi stanno imparando a conoscere».
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In copertina e qui sopra tre immagini della consegna dei camici.
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