Il mondo cooperativo friulano e italiano piange la scomparsa di Ferdinando Di Centa, già a lungo direttore della Secab, importante cooperativa idroelettrica operante in Carnia e, da diversi anni, portavoce nazionale del Coordinamento delle Cooperative elettriche storiche italiane.
«Un esempio di grande dirigente cooperativo – commenta Daniele Castagnaviz, presidente regionale di Confcooperative, associazione cui la Secab aderisce –, una figura di cooperatore che ha dato molto allo sviluppo della cooperazione in un settore di grande attualità come quello dell’energia rinnovabile, ma anche un dirigente da tutti riconosciuto per le sue doti di serietà, competenza, dedizione verso gli ideali della cooperazione e della mutualità».
Una figura, sottolinea Confcooperative, esemplare anche per l’impegno in un territorio, quello della montagna friulana, storicamente ricco di iniziative cooperative: «La cooperazione friulana perde una figura di grande prestigio e di riferimento per tanti cooperatori carnici e non solo, il suo impegno nazionale in questi ultimi anni è stato un esempio di impegno civile che ha portato lustro a tutto il Friuli. La sua scomparsa ci addolora», è il ricordo di Paola Benini, presidente di Confcooperative Udine.
Un ricordo è giunto anche dai vertici nazionali dell’associazione dove Di Centa era da tempo impegnato: «La morte di Ferdinando Di Centa mi addolora profondamente – ha detto Roberto Savini, presidente nazionale di Confcooperative Consumo e Utenza -. Esprimo i sentimenti di vicinanza e solidarietà ai suoi familiari. Confcooperative perde un valido e ammirato dirigente nazionale, rappresentante e portavoce delle Cooperative elettriche storiche italiane. Abbiamo imparato molto dal suo esempio di uomo cortese e gioviale e di cooperatore determinato e appassionato. A lui va il ringraziamento per aver contribuito, grazie alla sua profonda competenza ed esperienza in particolare nel settore delle energie rinnovabili, alla promozione dei valori cooperativi, alla difesa della mutualità e del rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali».

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In copertina, Ferdinando Di Centa uomo di primo piano del mondo cooperativo regionale e nazionale.

 

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