(g.l.) È troppo presto per morire a 49 anni, nel momento più bello della vita. E il vuoto lasciato da colui che se ne va così prematuramente è tanto più grave e incolmabile, quanto più piccola è la comunità che lo piange. Ed è proprio quello che accade a Torlano, la frazione di Nimis che questo pomeriggio, alle 15.30, si raccoglierà per dare l’ultimo, doloroso saluto a Manuel Petrossi, il perito metalmeccanico ucciso, come hanno riferito le cronache, dopo oltre un mese di grandi sofferenze, da quel virus tremendo che in questi due anni ha sconvolto il mondo. Mezz’ora prima della messa d’addio, nella parrocchiale dedicata a Sant’Antonio da Padova sarà recitato il Rosario in suo suffragio.
La prematura scomparsa di Manuel Petrossi ha suscitato grande commozione e cordoglio nella pedemontana, non solo perché il tecnico uscito dal Malignani era benvoluto da tutti per il suo carattere sempre sorridente, generoso e solare – e lo dimostrano le affettuose parole di quanti lo hanno già salutato sui social -, ma appunto per essere stato strappato alla vita da una pandemia che soltanto adesso sembra finalmente allentare la presa. Una gravissima perdita che è stata appunto sottolineata anche dalla stampa quotidiana, attraverso la quale il sindaco Gloria Bressani ha ribadito l’importanza della vaccinazione preventiva, in quanto ritenuta l’unica soluzione in grado di contrastare gli effetti più gravi del Covid. Un accorato appello proprio nel ricordo del sorriso di Manuel.
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In copertina, la Chiesa di Torlano dove sarà celebrato il funerale di Manuel Petrossi.
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