«Un’analisi che pone le basi per affrontare in modo più consapevole le sfide future». Così Sante Chiarcosso, presidente del consiglio di amministrazione della Chiarcosso Autotrasporti srl, ha sintetizzato le motivazioni che lo hanno portato, con il supporto del suo staff, dell’Università di Udine ed il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, a realizzare il primo “bilancio sociale integrato” della sua azienda. Il documento – riferito all’esercizio finanziario 2022 – è stato presentato nella sede udinese della Regione stessa, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato anche gli stakeholder, ovvero i “portatori di interesse” (dipendenti, organizzazioni sindacali, clienti, fornitori, istituti di credito) che hanno avuto un ruolo non trascurabile nella rilevazione e misurazione delle performance aziendali.
Ha introdotto i lavori Lucia Cristina Piu, direttore di Confapi Fvg, l’Associazione regionale delle Piccole e Medie Imprese cui va dato merito per aver stimolato e favorito, nel 2022, la partecipazione della Chiarcosso quale “azienda pilota”, nell’ambito del programma Erasmus+, al progetto europeo “Rendicontazione integrata per la trasparenza delle piccole e medie imprese”. L’esperienza, che ha visto la partecipazione attiva dei docenti e degli studenti dell’Università di Udine, è stata decisamente positiva per il gruppo dirigente della Chiarcosso, che ha maturato così la decisione di passare dalla fase teorica a quella pratica, la realizzazione di un vero e proprio bilancio sociale. Passaggio reso possibile anche dagli incentivi messi a disposizione dalla Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Quello della Chiarcosso è divenuto così un “caso aziendale”, che è stato illustrato dai docenti dell’Università friulana – Luca Brusati e Viviana Capurso – che l’hanno affiancata nell’analizzare le componenti “extra-reddituali” del bilancio integrato: dalle politiche rivolte ai lavoratori, gli investimenti a tutela dell’ambiente, le attività di natura filantropica, l’integrazione dell’azienda nella realtà territoriale. Nel dettaglio, il professor Brusati ha approfondito le metodologie utilizzate con particolare riguardo alle regole comunitarie, mentre la dottoressa Capurso ha ripercorso le tappe del lavoro che hanno portato dal “numero zero” alla redazione del Bilancio sociale integrato dell’esercizio 2022. Cultura d’impresa, welfare, sostenibilità, impegno sociale, territorio e ambiente, solidarietà: sono queste secondo Chiarcosso le parole guida di un imprenditore moderno, in momenti difficili come quelli attuali, soprattutto in un settore come quello dell’autotrasporto, spesso considerato a torto subalterno rispetto a quello manifatturiero. «Il nostro bilancio integrato – ha detto – ci rappresenta per quello che siamo e vogliamo essere, cittadini consapevoli che operano per un mondo migliore».
Le conclusioni sono state portate dall’assessore regionale alle finanze, Barbara Zilli, che ha sottolineato come Chiarcosso confermi la sua vocazione a valorizzare attraverso le proprie attività l’intera comunità. «La scelta di presentare il bilancio sociale, con ampio anticipo rispetto alle tempistiche normative, è la dimostrazione tangibile – ha sottolineato – che gli imprenditori di successo, come Sante Chiarcosso, hanno tra i propri obiettivi primari, oltre che il legittimo profitto, il benessere dei propri lavoratori e del tessuto sociale del quale sono parte vitale e attiva. Un autentico capitano d’impresa: con la sua famiglia e i suoi collaboratori, Sante Chiarcosso è un esempio anche per le tante iniziative nobili, di aiuto a chi è nella difficoltà, che ha avuto con costanza il coraggio di mettere in campo».
«L’Amministrazione regionale è impegnata in modo particolare sui temi della conciliazione della sostenibilità ambientale, sociale e gestionale, con particolare riguardo anche al benessere dei lavoratori: abbiamo introdotto la riduzione dell’1% dell’aliquota Irap a favore delle imprese e dei professionisti che sostengono spese per il benessere dei dipendenti a tempo indeterminato, l’adozione di iniziative di aiuto sociale, individuale e familiare, sotto il profilo sanitario, sociale ed educativo – ha ricordato l’esponente della Giunta Fedriga -. È importante continuare a rafforzare la sinergia efficace e continuativa che veda lavorare assieme Regione, enti, imprese e stakeholder. L’esempio di questa realtà è particolarmente virtuoso per le tante imprese del nostro territorio che possono trarre dal bilancio sostenibile un rinnovato slancio per fare un ulteriore salto di qualità, che comporta essere competitive a ogni livello: l’utilizzo di questo strumento è stato correttamente letto da Chiarcosso come opportunità, e mai come vincolo – ha poi rimarcato Barbara Zilli -. Come Amministrazione regionale siamo fortemente convinti di tutto ciò e proprio per questo abbiamo inserito nel documento di programmazione regionale (Defr e Nadefr) un preciso invito alle società partecipate regionali affinché si attivino per presentare il loro bilancio di sostenibilità. Il documento finanziario e sociale mette in relazione virtuosa i risultati finanziari e i target di benessere della comunità, ed è utile strumento per l’Amministrazione regionale al fine di individuare gli ambiti sui quali investire».

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In copertina, l’assessore regionale Barbara Zilli con i vertici aziendali; all’interno, tre immagini dei lavori a Udine.

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