di Mariarosa Rigotti
Numerose sono le proposte che arrivano dal Cta di Gorizia, a cominciare da quanto è previsto per il fine settimana, ma c’è anche una iniziativa dedicata ai giovanissimi e cioè un Summer camp teatrale. Ma procediamo con ordine: il 17 e il 18 maggio l’appuntamento è con una nuova “puntata” di “Gorizia nascosta”, percorsi “in cuffia” . In particolare, le passeggiate previste per queste due date sono inserite nella “Setemane de culture furlane” organizzata dalla Filologica isontina.
Così, domani e domenica, con duplice incontro alle 10 e alle 15, sarà la volta di “Le voci del silenzio” quando si snoderà, come viene sottolineato «un affascinante percorso nei luoghi di Gorizia e Nova Gorica legati alla cultura ebraica e a diversi importanti personaggi che hanno avuto un legame particolare con la città. Un connubio di voci, suoni e musica che guidano lo spettatore nel cuore di una Gorizia antica, alla
scoperta dei suoi angoli più affascinanti e inaspettati; è storia di una Comunità ebraica che proprio in quegli edifici e in quelle strade ha scritto il suo percorso».
Questi percorsi, va aggiunto, rappresentano, come evidenziano dal sodalizio di cui è direttore artistico Roberto Piaggio, «un viaggio per scoprire Gorizia e il territorio transfrontaliero, in occasione di Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura Transfrontaliera 2025» e scandite i quattro percorsi differenti, ognuno dei quali «dedicato a un tema affrontato attraverso uno spettacolo itinerante con cuffie audio, strutturato a stazioni proprio per offrire una diversa prospettiva. I percorsi – sottolineano dal Cta – non sono dunque semplici visite guidate, ma passeggiate nelle quali la scoperta del territorio avviene attraverso le voci di chi lo vive o lo ha vissuto. Per arricchire questa esperienza, intervallare e scandire le tappe dei singoli percorsi, vengono utilizzate canzoni e musiche originali, installazioni video, performance teatrali che accrescono l’emozione di un viaggio nel tempo e nello spazio capace di passare dalla sfera più intima alla dimensione collettiva».
L’ultimo incontro è previsto, invece, per il 24 e 25 maggio, con tema del percorso “Come due sorelle – l’architettura del ‘900 di Gorizia e Nova Gorica” che offrirà uno sguardo sull’architettura del Primo Novecento «protagonista della trasformazione e ricostruzione di Gorizia dopo la Prima Guerra Mondiale fino all’ideazione e costruzione di una nuova città dopo il trattato di Pace del 1947». Per questo percorso le prenotazioni saranno aperte fino al 22 maggio. Comunque, per saperne di più si possono chiamare i numeri +39 0481.537280 e +39 335.1753049 o scrivere a organizzazione@ctagorizia.it
Venendo, poi, alla citata proposta per i più piccoli, dal Cta ricordano: «Partito il conto alla rovescia per la fine della scuola, ecco arrivare il momento dei centri estivi. Cosa c’è di meglio dell’estate per avvicinare i bambini al teatro coinvolgendoli negli allestimenti fino alla creazione di un vero e proprio spettacolo?». E, così, va detto che ci sono ancora pochi posti a disposizione per il Summer Camp teatrale programmato nelle settimane che vanno dal 16 al 27 giugno (per la precisione, la prima dal 16 al 20 e la seconda dal 23 al 27) e rivolto a bambini dai 7 ai 10 anni. Nell’occasione, l’attore Michele Pagliai guiderà i partecipanti alla scoperta delle potenzialità del teatro, delle parole e del movimento. Così, il percorso si focalizzerà su “La grande fabbrica delle parole” di Agnès de Lestrade e su “Il Venditore di Felicità” di Davide Calì; testi da cui sarà preso spunto per giochi teatrali che condurranno a una messinscena finale a cui saranno invitati genitori, parenti e amici. Il Summer camp troverà spazio nell’area esterna del Kulturni Center “Loize Bratuž” di Gorizia (in viale XX settembre 85) e si animerà dalle 8.30 alle 13.30, mentre il venerdì l’orario sarà prolungato fino alle 15.30 quando sarà il momento dello spettacolo finale. Per prenotazioni si può scrivere a organizzazione@ctagorizia.it
organizzazione@ctagorizia.it
—^—
In copertina, scorcio di Gorizia con il campanile a “cipolla” di Sant’Ignazio e il Castello; all’interno, passeggiate lungo il confine e le due “sorelle”.