di Giuseppe Longo
Era l’ormai lontano 1989, proprio nei giorni dei tradizionali festeggiamenti settembrini, che a Nimis si sottoscrivevano ufficialmente i protocolli del gemellaggio con Lannach, la cittadina stiriana che sorge a pochi chilometri da Graz – la stessa distanza di Nimis con Udine – unita in un importante vincolo di amicizia nel nome e nel ricordo dello scultore Rodolfo Zilli, il quale, partito giovanissimo con la famiglia per l’Austria, vi si stabilì definitivamente senza peraltro rinunciare mai alla cittadinanza italiana, tanto che, assieme alla moglie Stefania Pecchio von Weitenfeld, non mancava mai di scendere a Nimis per ogni consultazione elettorale. Nel bellissimo Castello di Lannach, l’artista aveva infatti il proprio studio-laboratorio, dal quale sono uscite tutte le sue opere tra cui il busto bronzeo del cardinale Ildebrando Antoniutti, del quale era molto amico, che si trova nell’antica Pieve dei Santi Gervasio e Protasio a lato della tomba del porporato, e il suo autoritratto, posto dinanzi alle scuole elementari e medie.
Oggi sul Prato delle Pianelle – in occasione della festa della Natività della Madonna, attorno alla quale ruota la plurisecolare “Sagre des Campanelis” – è attesa pertanto una rappresentanza della comunità stiriana guidata dal borgomastro Josef Niggas per celebrare appunto i 35 anni del gemellaggio. Il commissario straordinario del Comune di Nimis, Giuseppe Mareschi, ha infatti indetto per stamane, con la collaborazione della Pro Loco, una bella cerimonia che, preceduta dalla Messa solenne delle 11 in Santuario, si terrà nel tendone della sagra e sarà coronata dal pranzo con gli amici austriaci.
In quel settembre del 1989 gli atti del gemellaggio – ufficiale, perché regolarmente autorizzato dal Ministero competente – furono sottoscritti dall’allora sindaco di Nimis Germana Comelli e dal viceborgomastro di Lannach Helmut Kormann essendo impossibilitato a intervenire il titolare del Comune stiriano, Josef Mayer. L’anno successivo, analoga, festosa cerimonia si tenne nel citato Castello di Lannach. Nel frattempo, però, le guide dei due Comuni erano cambiate, tanto che nella cittadina stiriana era stato eletto Maximilian Röck, morto purtroppo un anno fa, mentre a Nimis si era onorato proprio chi scrive di assumere la responsabilità della nuova amministrazione civica. Auspice appassionato dell’intesa fra i due Comuni Rodolfo Zilli, pure lui scomparso ormai da molti anni, per sottolineare il legame tracciato dal padre artista tra il paese d’origine e quello ospitante. Un legame nello spirito di amicizia e collaborazione che anima la stessa Unione Europea e che lo scultore Zilli aveva anticipato anche in alcune delle sue opere. Quelle due cerimonie di gemellaggio – appunto del 1989 e del 1990 – segnarono la nascita di una bellissima amicizia che in tutti questi anni non è mai venuta meno, ma trova sempre occasioni per rinsaldarsi soprattutto in occasione degli annuali festeggiamenti, in settembre e in ottobre, delle due comunità. E già da ieri sul Prato delle Pianelle c’è uno stand con i prodotti tipici di Lannach e della Stiria, come ad anticipare la bella festa che contrassegnerà la giornata odierna al suono delle tradizionali campanelle di terracotta, simbolo della storica sagra. Bentornati Amici di Lannach!
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In copertina, un momento della cerimonia ufficiale del gemellaggio nel 1989; all’interno, tanti gli amici di Lannach intervenuti: in primo piano il dottor Rodolfo Zilli con l’anziana madre Stefania Pecchio.
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