(g.l.) Si annuncia come una serata di grande suggestione, creata non solo dalla musica antica ma anche dalla preziosa particolarità del luogo, quella che invita oggi nella Basilica patriarcale di Grado. Alle 21 è in programma, infatti, l’appuntamento con l’ensemble Dramsam Centro giuliano di musica antica e con il gruppo vocale Komel-Ars Atelier che proporranno brani medievali con i quali i pellegrini, diretti alle città sante, accompagnavano i loro passi. I canti offrono raffinate e meditative polifonie e, nel contempo, balli cantati di carattere decisamente gioioso e vivace. L’esecuzione con voci e strumenti antichi vuole restituire questo clima di gioia e di meditazione che segna questa straordinaria e unica raccolta di canti dei pellegrini ed è frutto della collaborazione dell’Ensemble Dramsam con il Gruppo vocale Komel-Ars Atelier. Ci sarà l’esecuzione integrale del codice “Llibre Vermell de Montserrat”.
L’esibizione musicale – come annunciato da Insieme, il foglio informativo settimanale della Parrocchia isolana – sarà preceduta da una prolusione bilingue, a cura di Andrea Bellavite, sulla storia della Chiesa di Sant’Eufemia, le sue origini e lo sviluppo del cristianesimo aquileiese. Ricordiamo, al riguardo, che Andrea Bellavite, teologo, saggista e giornalista (già responsabile di Voce Isontina, il settimanale dell’Arcidiocesi di Gorizia), è direttore della Fondazione Socoba e della Basilica di Aquileia.
Il concerto rientra nel progetto “Viatores – Sentieri musicali e interdisciplinari attraverso la bioregione isontina” che aveva preso avvio il 26 aprile scorso e che si conclude proprio questa sera a Grado. “Viatores” è stato, infatti, un viaggio in sei tappe nei territori segnati dal corso dell’Isonzo, in Italia e Slovenia. Ogni tappa ha offerto un’escursione di tipo naturalistico o storico con l’accompagnamento di una guida e un concerto con strumenti antichi in una delle storiche chiese del territorio isontino. Il progetto di Dramsam rientra, infatti, nel ricco programma di Go!2025 Nova Gorica Gorizia Capitale europea della Cultura.
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In copertina e all’interno l’ensemble Dramsam durante uno dei concerti programmati; qui sopra, il prezioso codice “Llibre Vermell de Montserrat”.