Le minoranze linguistiche del Friuli Venezia Giulia (friulano, sloveno e tedesco) si riuniscono a Spilimbergo per un convegno che, a 25 anni dalla legge nazionale che le tutela, farà il punto su salvaguardia e promozione di queste parlate, confrontandosi anche con casi di successo come quello del ladino. Appuntamento il 17 gennaio, giornata nazionale delle lingue locali, alle 17 al Palazzo di Sopra (Municipio) per l’incontro “Una terra 4 lingue – passato presente futuro del plurilinguismo in Friuli Venezia Giulia”.

Daniele Sergon

La città del mosaico è stata scelta dagli organizzatori dell’Aclif (Assemblea Comunità Linguistica Friulana, con 150 Comuni aderenti tra cui la stessa Spilimbergo) e Istitût Ladin Furlan “Pre Checo Placerean” come ideale punto d’incontro, sulle rive del fiume Tagliamento, dei vari idiomi regionali, italiano compreso, a un quarto di secolo dalla promulgazione della legge nazionale 482/99. Un appuntamento in collaborazione con Società Filologica Friulana e Comune di Spilimbergo e con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Arlef. Oltre all’Assemblea dei Comuni friulanofoni, saranno presenti tutti i maggiori rappresentanti delle istituzioni ed associazioni slovene del Fvg, e debutterà l’Assemblea della Comunità Linguistica Tedesca (Aclit). Ospite speciale il governatore della Comunità ladina di Fassa, Giuseppe Detomas.
“Incontrare gli amici sloveni e tedeschi a Spilimbergo – afferma il sindaco di Capriva del Friuli, Daniele Sergon, presidente dell’Aclif – sarà un’occasione preziosa per rendere sempre più stretto e proficuo il dialogo intrapreso in questi mesi. La consapevolezza che la nostra specialità è basata sulla nostra pluriculturalità e sul plurilinguismo, deve rafforzarsi sempre di più. La rete e la sinergia tra le realtà istituzionali e associazionistiche che rappresentano le tre lingue minoritarie, che messe assieme sono maggioritarie nella nostra regione, deve essere sempre più forte, ed il fatto che abbiano accettato l’invito tutte le maggiori istituzioni ed associazioni che ne valorizzano l’identità anche linguistica, è per noi motivo di grande soddisfazione. Le lingue minoritarie sul suolo nazionale tutelate dalla legge 482 sono sempre più consapevoli di essere vera ricchezza culturale, territoriale e deve essere sempre più nazionale: come recentemente ho potuto ricordare anche in Val d’Aosta alla “Giornata internazionale della montagna”. In tal senso, il percorso intrapreso dai Ladini, capaci di unire le forze con i tedeschi del Sud Tirolo – Alto Adige, è davvero significativo. A fronte di una popolazione inferiore venti volte quella friulana, hanno per esempio una sede Rai dedicata con tanto di telegiornale in ladino. A Spilimbergo, nella capitale dei mosaici, idealmente rappresenteremo la bellezza del mosaico delle identità regionali offrendo spunti costruttivi per il futuro”.
A Spilimbergo, alla presenza delle massime autorità regionali, interverranno assieme a Sergon, Eros Cisilino presidente dell’Arlef, Federico Vicario, presidente della Società Filologica Friulana, Geremia Gomboso presidente dell’Istitût Ladin Furlan “Pre Checo Placerean”, Velia Plozner rappresenterà la minoranza tedesca dell’Aclit, mentre per la minoranza slovena ci saranno i tre presidenti Dobrila Ksenija (SKGZ), Walter Bandelj (SSO) e Milos Cotar (ZSKP). Presente anche Diego Navarria, primo presidente dell’Aclif alla sua costituzione dieci anni fa, oltre al citato governatore della Comunità ladina di Fassa, Giuseppe Detomas.

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In copertina, il Municipio di Spilimbergo che venerdì ospiterà l’incontro.

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