Il coordinamento regionale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, costituita dalle tre storiche realtà Confcooperative, Legacoop, Agci, si è riunito a Trieste per la sua assemblea che ha eletto Daniele Castagnaviz – dal 2020 presidente di Confcooperative Fvg – quale nuovo portavoce regionale unitario dell’Aci Fvg. Castagnaviz riceve il testimone da Livio Nanino, presidente di Legacoop Fvg, che ha aperto i lavori dell’assemblea svoltisi alla presenza pure del presidente di Agci, Adino Cisilino, e del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, il quale ha fatto gli auguri al neo presidente «per questo importante incarico nella certezza che verrà rafforzata la collaborazione con la Regione per la quale la cooperazione rappresenta un grande valore aggiunto per tutto il territorio».

Massimiliano Fedriga

Nanino, nella sua introduzione, ha ricordato – informa una nota – che: «In Aci ci accomunano i valori della cooperazione, mentre le diverse esperienze sono ricchezze da condividere. È una scelta strategica, consapevoli delle resistenze che accompagnano inevitabilmente ogni cambiamento, ma convinti che nella concretezza del lavoro che contraddistingue le nostre associate prima ancora delle Associazioni, troveremo facilmente gli interessi che ci faranno andare avanti. Alla Regione ricordiamo che tra i temi che accendono il dibattito c’è quello sugli appalti pubblici, in particolare nei servizi ad alta intensità di manodopoera, che riguarda il riconoscimento da parte delle stazioni appaltanti dell’adeguamento dei corrispettivi in presenza di rinnovi dei Ccnl. Sulla questione, come spesso accade, si spendono solo dichiarazioni di principio. Di fatto appare curioso che la stazione appaltante pretenda, da una parte, che il numero degli occupati sia stabile e corrispondente a quanto dichiarato in gara, mentre dall’altra non riconosce la possibilità che si possa correttamente incrementare la loro retribuzione, come per ogni altro lavoratore di questo Paese. Il risultato è, ancora una volta, favorire i furbi o meglio gli spregiudicati, che finiranno per far ricadere sui lavoratori e sulla qualità del servizio il costo della competitività. Basti pensare al caso mense scolastiche esploso a Udine, dove a intervenire per togliere le castagne dal fuoco all’Amministrazione è stata una cooperativa. Il fenomeno nell’insieme sta assumendo sempre più dimensioni preoccupanti, a discapito di quelle imprese che intendono competere senza compromessi sulla legalità. È evidente che Aci è parte attiva nel contrasto all’illegalità, qualsiasi forma essa assuma. Lo è a livello nazionale, a partire dalla raccolta di oltre 100.000 firme per promuovere una legge di contrasto; lo è sul piano regionale, con l’attività di vigilanza la cui efficacia è testimoniata dai numeri».

Castagnaviz guiderà per un anno il coordinamento, nato per dare rappresentanza unitaria alle tre principali organizzazioni cooperativistiche che, in Friuli Venezia Giulia, associano 752 imprese con 324 mila soci e 33 mila addetti. Il valore della produzione complessivo è di 2,3 miliardi di euro. «Assumo la guida dell’Aci regionale in continuità con chi mi ha preceduto – è stato il commento di Castagnaviz a margine dell’assemblea -. La collaborazione fra le nostre Associazioni è un esempio virtuoso di “fare squadra”. La priorità? L’approvazione della legge sulle cooperative di comunità, che vorremmo arrivasse entro la fine di questa legislatura regionale, e l’istituzione di un vero “Assessorato alla cooperazione” per gli aspetti più specifici delle nostre imprese. Dovrebbe essere ormai evidente l’importante ruolo che l’economia cooperativa può dare in chiave di sostenibilità economica e sociale».

Nella cooperazione regionale, diffusa in tutti i settori produttivi, fondamentale il ruolo del Credito Cooperativo (le 9 Bcc, afferenti ai due gruppi Iccrea e Cassa Centrale Banca, annoverano più di 75 mila soci) e della cooperazione di consumo (650 milioni di fatturato con oltre 200 mila soci). Importante anche il ruolo della cooperazione agroalimentare e della pesca (617 milioni di euro, con oltre 13 mila soci agricoltori e pescatori associati alle 170 cooperative del comparto), del settore produzione, lavoro e servizi (613 milioni per 215 cooperative) e della cooperazione sociale la quale, con 202 cooperative, impiega ben 12.864 addetti. Crescente, infine, il ruolo del settore cultura-turismo (oggi 91 cooperative per 40 milioni di valore della produzione) e del settore sanità e mutue.

L’assemblea Aci Fvg.

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In copertina, Daniele Castagnaviz nuovo portavoce Aci Fvg.

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