Grande successo di pubblico per tutti gli appuntamenti, con sale costantemente affollate e un interesse in continua crescita verso i temi del pensiero critico. L’edizione 2025 del Fake News Festival si chiude con numeri da record e con un pubblico trasversale, dai giovanissimi agli anziani, che conferma la centralità della manifestazione nel panorama culturale non solo regionale, ma sempre più nazionale. Udine si dimostra ancora una volta la casa ideale del primo e unico festival in Italia su fake news e pensiero critico, grazie a un legame ormai consolidato tra la città, i suoi luoghi e una comunità sempre più attenta e coinvolta.

Stefania Andreoli

Il momento inconico di questa quarta edizione è arrivato sabato scorso, 15 novembre: il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, luogo-simbolo della vita culturale cittadina, ha registrato il tutto esaurito per l’incontro “Abbiamo fatto del nostro peggio: generazioni a confronto” con la psicoterapeuta Stefania Andreoli. Un debutto storico per la manifestazione, che per la prima volta ha varcato il palcoscenico del Teatrone riempiendolo in ogni ordine di posti, in un evento organizzato in collaborazione con Alig Aps – Associazione dei Laureati in Ingegneria Gestionale nell’ambito della Fiera del Lavoro Fvg – Edu Job Fairs..
Con oltre venti appuntamenti e più di settanta ospiti tra giornalisti, psicologi, docenti, divulgatori e attivisti, l’edizione 2025 ha confermato la capacità del festival di portare in città un dibattito di qualità su temi che attraversano la quotidianità: salute mentale, intelligenza artificiale, linguaggio di genere, educazione, lavoro, sostenibilità. Un cartellone diffuso in nove diverse location, costruito per dare vita a un vero percorso culturale cittadino.
La Rassegna Lercia, ogni mattina all’Adoro Caffè di piazza Venerio, ha raccolto un pubblico numeroso fin dal primo giorno; grande partecipazione anche per il nuovo format di incontri “A tu per tu” con Vera Gheno, Lodo Guenzi e Demetra Bellina, che ha dato la possibilità di avere uno scambio reale tra palco e pubblico; partecipatissime anche le visite guidate a Biblioteca Civica Joppi, Casa Cavazzini e mostra “Kinekitos” in Torre di Santa Maria, così come il laboratorio di giornalismo per le scuole e il workshop dedicato all’intelligenza artificiale, altro momento clou del festival.

Altri momenti del Festival.

Accanto agli eventi, grande attenzione ha suscitato la scritta di quattordici metri installata in piazza Libertà. Posizionata nel cuore vivo e pulsante della città, la grande scritta è diventata fin da subito un punto di riferimento per i passanti, fotografatissima e oggetto di curiosità da parte sia dei cittadini che dei turisti. Un segno visivo forte, simbolo del legame sempre più profondo tra territorio e Fake News Festival, che ha accompagnato il percorso verso la quattro giorni dedicata al pensiero critico. Centrale anche la sinergia con le principali realtà culturali e formative del territorio, a partire proprio da ALIg – Associazione dei Laureati in Ingegneria Gestionale, Associazione MEC, ReGeneration Hub Friuli e Librerie in Comune. Un ecosistema in cui eventi, idee e persone si muovono insieme per rafforzare una comunità informata e consapevole.
«Questa quarta edizione segna un punto di svolta per il festival. L’incredibile risposta del pubblico – a partire dalle lunghe file per la serata sold out al Giovanni da Udine – a una proposta culturale ambiziosa e realizzata con l’entusiasmo e la professionalità di sempre ci dimostra che c’è ancora tanta fame di pensiero critico. Da qui ripartiamo subito per immaginare, costruire e realizzare l’edizione 2026 di un festival che non si ferma mai». Così Gabriele Franco, curatore del Fake News Festival e presidente di Prisma Aps.
Con l’entusiasmo raccolto in questi quattro giorni e con una partecipazione attiva non solo di pubblico, ma anche di idee, proposte e spunti che hanno permesso negli scorsi mesi di costruire una rassegna sempre più partecipativa, il Fake News Festival saluta l’edizione 2025 e guarda già al futuro. L’organizzazione, ancora una volta, si apre al pubblico per raccogliere spunti, idee e riflessioni per creare insieme l’edizione 2026. Partecipare è semplice: basta completare l’apposito form presente su www.fakenewsfestival.it, scrivere a info@fakenewsfestival.it o contattare le pagine Instagram e Facebook del festival.
E non è tutto: sta per partire il podcast ufficiale del Fake News Festival, un nuovo spazio digitale per rivivere e approfondire i temi emersi durante la rassegna, dare continuità al dialogo con il pubblico e portare il pensiero critico anche oltre i giorni del festival. Un percorso che continua: il lavoro per l’edizione 2026 è già iniziato, con nuove idee, nuove collaborazioni e un impegno rinnovato per far crescere ancora questo grande appuntamento della Regione Fvg e della città di Udine.

La maxi-scritta in piazza Libertà.

Il Fake News Festival è stato organizzato dall’associazione Prisma APS, con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia #IOSONOFRIULIVENEZIAGIULIA, Fondazione Friuli, Fondazione Paolo Petrucco e Camera di Commercio Pordenone-Udine, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Udine e il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine e dell’Ordine dei Giornalisti FVG, media partner Gruppo NEM – Nord Est Multimedia. Si ringraziano PrimaCassa – Credito Cooperativo FVG e Bluenergy (mecenate), oltre a Centro Commerciale Città Fiera, Coop, Oro Caffè, MyNet, Simtech, Astoria Hotel, Autonord Fioretto, Carini, Prontoauto, Goccia di Carnia e MD Systems.
Per rivivere il festival e rimanere sempre aggiornati: www.fakenewsfestival.it

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In copertina, meraviglioso colpo d’occhio sul Teatro Nuovo Giovanni da Udine gremitissimo al suo debutto con il Fake News Festival quarta edizione.

(Foto Luca d’Agostino)

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