Un weekend ricco di appuntamenti per Fagagna Dance Festival, l’evento interamente dedicato alla danza contemporanea. Oggi e domani vanno in scena Atto III e Atto IV, rispettivamente nel Teatro Sala Vittoria di Fagagna alle 20.30 e nel suggestivo Castello di Fagagna, alle 19, e racchiudono ognuno tre performance diverse scelte per la forza compositiva e interpretativa, lavori delicati e potenti che colpiscono lo spettatore e aprono viaggi interiori, lasciando a ciascuno la libertà di costruire la propria lettura.


Questo pomeriggio sono tre le repliche (alle 15, 15.30 e 16) della speciale performance nell’Oasi delle Cicogne di Fagagna: s’intitola Brucia prigione brucia e, con la coreografia di Pablo Girolami, esplora la rivoluzione negata di Franco Basaglia come un’avventura dei corpi. Il giorno in cui i muri dell’ospedale psichiatrico sono stati abbattuti, i corpi hanno dovuto ricominciare a imparare ad essere corpi. Cos’è la libertà in uno spazio aperto e sconosciuto?
Continuano anche laboratori e incontri: sabato mattina a Palazzo Pico c’è il Seminario di drammaturgia e di filosofia dello spettacolo di Gabriele De Anna (Professore di Filosofia all’Università degli Studi di Udine) e Karen Stenico (Drammaturga), pensato per approfondire strumenti e prospettive utili alla creazione scenica.
Domani mattina, invece, alle 11 con un laboratorio aperto a tutti al Museo Cjase Cocèl per essere guidati, attraverso una serie di “suggestioni”, a muoversi nello spazio e a scoprire il proprio corpo. Questo, comunque, il programma degli spettacoli serali:

ATTO III – oggi 27 settembre, alle 20.30, Teatro Sala Vittoria di Fagagna con Le prefiche di Nnamdi Nwagwu, DaDa Love di Mateo Mirdita e DIVE del Collettivo Nanouk.
In Le Prefiche, si intraprende un viaggio rituale guidato da quattro prefiche che incarnano la radicata storia ricca e antichissima, antecedente persino agli Egizi, del pianto professionale a supporto della perdita. Dada Love è invece un duetto tra due donne (Martina Piacentino e Asja Marabotti) che si osservano, si sfuggono, si cercano e si rivelano a poco a poco, in un rituale fatto di gesti, pudore e attrazione. A chiudere l’Atto III, il Collettivo Nanouk con DIVE che si ispira alla sindrome del pesce rosso, quella per cui rimaniamo nella nostra graziosa boccia di vetro, escludendo il diverso e limitando la percezione del mondo in cui viviamo.

ATTO IV – domani 28 settembre, alle 19, al Castello di Fagagna, l’ultima trilogia di danza formata da Le vie di carta sul viaggio di Compagnia Arearea, un Primo studio del nuovo lavoro del Collettivo Nanouk e Ki.
Le vie di carta è il miraggio di un giovane viaggiatore che esplora dentro di sé un nuovo racconto. KI sta per Katarzyna Zakrzewska & Iga Włodarczyk, coreografe ed interpreti di una danza che esplora la forza dei piccoli gesti, la connessione invisibile tra i corpi e l’attenzione a ciò che ci guida nel presente. Infine, il collettivo Nanouk artisti associati con produzione House of Ivona, presenta un primo studio del nuovo lavoro con una poetica che unisce irruenza e delicatezza per dare voce alle fragilità di tutti noi.

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