(g.l.) «La Regione è vicina ai cittadini e alle comunità messe a dura prova dal maltempo che anche oggi ha flagellato il Friuli Venezia Giulia e in particolare Tricesimo, Reana del Rojale e le aree limitrofe. I danni causati dagli allagamenti e dalla grandine, che si sommano a quelli registrati nelle scorse settimane in altre località, sono sicuramente ingenti e al più presto avvieremo una stima per capire quali strumenti mettere in campo per dare risposte concrete e rapide ai cittadini». Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in seguito all’ondata di maltempo che ieri pomeriggio ha colpito varie zone della regione e in particolare i Comuni di Tricesimo e Reana dal Rojale. «Ringrazio a nome della Regione – ha aggiunto – tutti coloro che, anche a rischio della propria incolumità, si sono immediatamente attivati per prestare aiuto alle persone in difficoltà e in particole i Vigili del fuoco, le Forze dell’ordine, il personale di soccorso e gli uomini e le donne della Protezione civile».
Il governatore Massimiliano Fedriga.
Gravissimi i danni che si lamentano in entrambi i Comuni a nord di Udine a tante case e attività economiche rimaste allagate, ma soprattutto alle aziende agricole i cui terreni coltivati (mais, soia e vite) sono stati completamente devastati dalla grandine, che ha imbiancato tutto come si fosse trattato di un’abbondante nevicata, con pesanti ripercussioni produttive, nel caso dei vigneti, anche in futuro.
Intanto, è sorto il problema della gestione del materiale legnoso derivato dai numerosissimi abbattimenti causati dalle ondate di maltempo che hanno colpito soprattuto il Medio Friuli durante il mese scorso. «I sindaci dei 125 Comuni colpiti dal maltempo di luglio – ha infatti ancora affermato il presidente Fedriga – devono individuare dei punti di raccolta per gli alberi abbattuti e il materiale vegetale caduto in seguito alle forti precipitazioni e alla grandine al fine di conferirli in impianti di produzione energetica alimentati a biomasse. In questo modo sarà possibile accelerare la rimozione delle piante e del materiale caduti, che rappresentano una delle criticità che stiamo affrontando nell’ambito dell’emergenza maltempo per consentire il ripristino delle strutture danneggiate». Come stabilito dall’ordinanza contingibile e urgente numero 1/2023/AMB siglata in accordo con l’assessore delegato alla Protezione civile Riccardo Riccardi e l’assessore alla Difesa dell’ambiente ed energia Fabio Scoccimarro.
Il documento prevede che i sindaci dei 125 Comuni del Friuli Venezia Giulia colpiti dagli eventi meteorici del 12-13 luglio, del 18-22 luglio e del 24-25 luglio 2023, a parziale deroga dell’articolo 183, comma 1, lettera n), del D.Lgs. 152/2006, debbano individuare idonei punti di raccolta del materiale vegetale ed arboreo derivante da tali eventi atmosferici al fine di agevolare il ripristino degli immobili e delle infrastrutture danneggiate. L’ordinanza prevede, inoltre, la possibilità di derogare alla parte IV del decreto legislativo 152/2006, non considerando “rifiuti” gli alberi abbattuti e il materiale vegetale caduto per effetto degli eventi atmosferici occorsi a partire dal 13 luglio scorso, se conferiti ad impianti di produzione energetica alimentati a biomasse.
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In copertina, strade come fiumi piene di acqua e grandine a Zompitta, nel Rojale, come testimonia questa foto pubblicata su Facebook da Vale Collavino.
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