di Giuseppe Longo

MANZANO – Sarà la Chiesa di Sant’Egidio Abate, a Camporosso, ad ospitare questo pomeriggio il quarto e ultimo concerto della seconda serie del Festival Schippers. L’appuntamento nella località tarvisiana è fissato alle 18 e avrà ingresso libero come nelle precedenti serate che, come è noto, sono state ospitate a Castelnuovo di Sagrado, a Case di Manzano e ieri sera a Savogna d’Isonzo. Bellissimo il programma messo a punto dal direttore Carlo Grandi anche per questa seconda tranche e che, come è noto, ha per titolo “Da Mozart e Mendelsshon alla contemporaneità”. Di Felix Mendelsshon Bartholdy, nelle tre citate località, sono state eseguite le cosiddette “romanze senza parole” (Lieder ohne Worte), con le suggestive “Venezianisches Gondollied” – immergono nella bellezza della città lagunare che affascinò anche il musicista di Amburgo – e la trascinante Tarantella, dal sapore squisitamente partenopeo. Di Wolfgang Amadeus Mozart l’Orchestra Schippers ha proposto, invece, il famosissimo Divertimento n. 3 in Fa Maggiore Kv 138 che il Genio di Salisburgo scrisse quando era sedicenne.

Le musiche dei grandi compositori austro-tedeschi si sono intrecciate con quelle del contemporaneo Robert Davidson che, dopo il successo ottenuto nella prima sezione del Festival, il maestro Grandi ha ritenuto opportuno proporre anche in questi nuovi concerti, vista la correlazione dei suoi ritmi con quelli dei due “geni precoci” della musica. Grande partecipazione ed emotività fra il pubblico per “Twenty Twenty” che il compositore australiano scrisse nel 2020 allo scoppio della pandemia, quando il Covid-19, allora più noto come Coronavirus, aveva sconvolto le nostre vite e a lui aveva impedito di festeggiare i ventun anni della figlia. Pagina di grande intensità e suggestione che ha poi lasciato spazio al velocissimo “A Short Hour Unseen” scritto un quarto di secolo fa. Un brano così coinvolgente del quale l’orchestra ha sempre regalato uno più bis, anche per chiudere “con energia”, come ha detto il maestro Grandi l’altra sera a Villa Romano. La bellissima location manzanese ha seguito, infatti, quella di villa Hohenlohe sul Carso goriziano e quella, molto singolare, di ieri sera a Savogna d’Isonzo. Al Rosenbud Horse Club, a causa delle precarie condizioni del tempo, il concerto programmato all’esterno nelle luci del tramonto è stato infatti trasferito dentro la scuderia, a diretto contatto con quei cavalli che la benemerita realtà usa nel suo maneggio per attività riabilitative e per i giovani, fruendo dei benefici dell’ippoterapia.
E oggi, dunque, giunge a conclusione la seconda parte del Festival Schippers. Come detto, l’appuntamento è alle 18 nella Chiesa parrocchiale di Camporosso, ai piedi del monte Lussari e delle bellissime Alpi Giulie. Un vero peccato per questo inizio d’agosto così autunnale che nel Tarvisiano, giocoforza, imporrà anche l’uso di maglioncini e giacche a vento.

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In copertina, il maestro Carlo Grandi durante il concerto a Villa Romano; all’interno, immagini della stessa serata e di quella di ieri nella scuderia di Savogna.

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