di Mariarosa Rigotti
Al via domani, giorno di San Valentino, il primo appuntamento nell’ambito del festival intitolato “Bici è sostenibilità”, che è promosso dal Comune di Turriaco, con il sostegno del Gect – Euregio, nell’ambito del progetto “Le ciclabili della musica” ed è organizzato e curato dall’associazione Culturaglobale. Da sottolineare che tutti gli eventi sono a ingresso libero e senza prenotazione.
«La bicicletta è il cuore di questa rassegna – anticipa così il direttore artistico Renzo Furlano -. Un mezzo pratico, ecologico e particolarmente significativo per questo territorio, attraversato da una rete di percorsi ciclabili di grande valore naturalistico». E aggiunge: «In sintonia con l’amministrazione comunale, ho ideato un programma che include presentazioni di libri, una mostra fotografica, una lettura scenica e un incontro sui dialoghi con la storia».
Così, l’evento inaugurale di domani vedrà protagonista il libro “Storia sociale della bicicletta” (edizioni Il Mulino), scritto dallo storico e saggista Stefano Pivato, già rettore dell’Università di Urbino. A dialogare con lo scrittore sarà Maurizio Zorba, docente di Scienze motorie e sportive. E, così, citando l’autore del volume: «La bicicletta ha 150 anni e non li dimostra; è stata strumento di svago e di lavoro, simbolo di libertà e cambiamento. Ha accompagnato l’umanità nell’era della modernità industriale, trasformando lo stile di vita di uomini e donne. Ma la sua storia non è stata priva di ostacoli: all’inizio fu vista come una minaccia alla pudicizia femminile, alla dignità dei sacerdoti, ai quali ne fu proibito l’uso, e persino come un incentivo alla criminalità. Ha attraversato le vicende del Novecento, dalla guerra alla Resistenza, dalle imprese di Coppi e Bartali fino ai giorni nostri, affermandosi come icona della mobilità sostenibile e della sensibilità ambientalista». Quanto a Stefano Pivato, va anche evidenziato che è professore emerito Uniurb, direttore del Centro sammarinese di studi storici della Università di San Marino e componente del Comitato scientifico dell’Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano; inoltre, collabora con Rai Storia.
Passando, invece, a sabato 15 febbraio, va detto che, alle 11, sarà inaugurata la mostra “Bici è poesia”, un’esposizione fotografica di Lucio Ulian. E, allora, ecco un’anticipazione dello stesso autore: «Attraverso la fotografia cerco emozioni, sentimenti, passione o pura bellezza; in questi scatti la bicicletta diventa un simbolo: nata per la locomozione, ha assunto nel tempo molteplici significati. Anche quando si pedala in gruppo, ognuno è solo con la propria fatica, i propri pensieri, la propria gioia e la propria tristezza. Il viaggio si fa così duplice: ci porta verso luoghi fisici, ma anche dentro di noi, nei territori delle emozioni e dello spirito». Va ricordato che la rassegna potrà essere visitata da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 13; inoltre, il lunedì e mercoledì anche dalle 15 alle 18.30.
Da aggiungere, infine, che Lucio Ulian è nato a Gorizia e vive a San Dorligo della Valle-Dolina. Viene ricordato che «ha iniziato a fotografare partendo dalle emozioni e dalla ricerca delle più disparate angolazioni per guardare e osservare le cose. Il suo è un vero e proprio desiderio di comunicare e, grazie a questo desiderio, sono tanti gli scatti fatti nel tempo e anche diverse le mostre fotografiche che ha realizzato».
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In copertina e all’interno ecco tre belle illustrazioni di biciclette storiche.
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