L’assemblea dei soci del Nucleo Industrializzazione Provincia di Pordenone ha approvato all’unanimità il piano industriale per il triennio 2025/27 in cui – oltre al consolidato impegno per lo sviluppo industriale e infrastrutturale, puntando nel contempo alla sostenibilità – è stato posto un forte accenno sulla “componente umana” del lavoro. Questo rafforzando ulteriormente l’avviato progetto di Welfare territoriale e investendo fortemente sulla formazione delle maestranze e nel recupero di immobili dismessi a favore dello sviluppo di alloggi per le figure di lavoratrici e lavoratori qualificati ricercate, anche da fuori territorio, in modo da attrarre sempre più persone e rispondere alle esigenze delle aziende. I soci, riuniti nella sede consortile di Maniago, hanno apprezzato l’illustrazione del presidente del Nip, Alessandro Tomba, affiancato dal direttore Saverio Maisto, approvando all’unanimità il piano e sottolineando inoltre l’apprezzamento per quanto già fatto.

IDROGENO VERDE – Sono 170 in totale le imprese insediate nelle aree industriali di competenza del Consorzio Nip a Erto e Casso, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina e Pinedo, più altre 150 nelle aree industriali convenzionate a San Quirino, Arba, Budoia, Sequals, Vito d’Asio, Montereale Valcellina per la zona artigianale, Vivaro. Il nuovo piano illustrato in assemblea soci prevede vari interventi a favore delle singole aree di competenza oltre ad una attenzione dedicata le aree convenzionate. Grande attenzione da parte del Nip anche per la produzione di energia da fonti rinnovabili, e in particolare da Idrogeno Verde. Sul tema sostenibilità verranno studiate opportunità e progetti in chiave Hydrogen Valley per le aree di Maniago, Pinedo e soprattutto Montereale Valcellina.

POLITICA ABITATIVA – Ma la novità più interessante è la creazione – soprattutto attraverso il recupero di immobili esistenti senza quindi andare a consumare nuovo suolo e valorizzando strutture nei centri attraverso la rigenerazione urbana – di nuove residenze a supporto degli agglomerati urbani. Al via la fattibilità e la ricerca di finanziamenti per Maniago da 8 milioni di euro, per Meduno da 5 milioni, per Montereale Valcellina da 3 milioni 500 mila e per Cimolais e Claut da 2 milioni.
«Le nuove residenze – afferma il presidente Tomba – rappresentano una risposta concreta alla scarsità abitativa che caratterizza il nostro territorio. In un contesto in cui assistiamo a un calo demografico e alla difficoltà di reperire manodopera qualificata, è essenziale non solo preservare la competitività delle aziende già presenti, ma anche creare le condizioni per attrarre nuovi talenti e investimenti da altre regioni e dall’estero. Questi hub residenziali, gestiti con un sistema a rotazione, permetteranno di offrire alloggi temporanei ai nuovi dipendenti, facilitando il loro inserimento nella comunità locale. Questo non solo soddisferà un’esigenza abitativa immediata, ma contribuirà anche alla stabilizzazione e integrazione di nuovi residenti nel lungo periodo».

RIGENERAZIONE URBANA – «La rigenerazione urbana – aggiunge il presidente del Nip – sarà un volano per la creazione di una comunità attiva e dinamica, favorendo lo sviluppo di servizi e attività socio-culturali. Il progetto prevede anche corsi di formazione mirati all’upskilling e al reskilling (l’aggiornamento e l’approfondimento delle competenze esistenti, acquisizione nuove competenze, ndr) delle competenze richieste dalle aziende, per garantire una forza lavoro sempre più qualificata. Sono fiducioso che i nostri soci, i partner e la Regione continueranno a supportarci in questa iniziativa ambiziosa. I segnali di apprezzamento che abbiamo ricevuto finora sono estremamente incoraggianti, e siamo pronti ad affrontare le sfide che ci attendono».

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In copertina e all’interno il presidente Alessandro Tomba durante l’assemblea del Consorzio Nip a Maniago.

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