(g.l.) Secondo una vecchia leggenda, il colle del Castello di Udine sarebbe stato fatto costruire da Attila, re degli Unni, per potersi godere meglio lo “spettacolo” dell’incendio della romana Aquileia. A parte questa “ricostruzione” che ai più potrebbe apparire fantasiosa – la terra per innalzare l’altura sarebbe stata messa assieme dagli stessi soldati del “flagellum Dei” utilizzando i propri elmetti! -, pare comunque assodato che il rilievo, peraltro la più consistente e significativo nella pianura del Medio Friuli, sia opera dell’uomo. Tant’è che se ne parlerà questo pomeriggio nella vicina Pozzuolo, nella Palazzina di piazza Julia, con inizio alle 20.30. Il professor Alessandro Fontana, del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, tratterà infatti il tema “Il colle del Castello di Udine la più grande collina artificiale della Preistoria europea”. L’incontro, che beneficia dell’apprezzamento del Club per l’Unesco di Udine presieduto da Renata Capria D’Aronco, è organizzato da Aghe di Poç – Gruppo di ricerche storiche di Pozzuolo del Friuli con il sostegno della civica amministrazione. L’ingresso è libero e l’ambiente sarà climatizzato, viste le temperature di questi giorni.

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In copertina, il colle del Castello di Udine nella bella immagine della locandina.

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