(g.l.) Conto alla rovescia, a Grado, per la importante e sentitissima tradizione del “Perdòn de Barbana” della prima domenica di luglio. Oggi, infatti, comincia la settimana di preparazione al grande evento, tanto amato anche dai turisti, e vedrà la traslazione della statua della Madonna degli Angeli – quella che verrà portata nell’isoletta in mezzo alla laguna con la suggestiva processione di barche – dalla sua nicchia che si apre nella parete nord della Basilica patriarcale di Sant’Eufemia al presbiterio, accanto all’altare maggiore, proprio per sottolineare il rilievo della ricorrenza mariana.

La Madonna degli Angeli.


E in vista della grande processione votiva – con la quale l’Isola vuole rinnovare la sua riconoscenza per la fine della grave pestilenza che l’aveva colpita nel 1237 – molte famiglie esporranno sulle finestre e sui balconi delle case i caratteristici drappi della Madonna, alcuni dei quali sono delle vere e proprie opere artistiche. I drappi in gran parte sostituiscono le lenzuola bianche e le trine che si mettevano lungo il percorso dove si snoda la breve processione con la venerata effigie, cioè dalla basilica all’imbarco, e sulle case che si affacciano sul porto. Un tempo era così, ma oggi invece i drappi vengono esposti – ed è cosa bella da sottolineare – in tante abitazioni dell’isola non solo in centro e nella zona del mandracchio, ma anche all’isola della Schiusa, in Città Giardino e in Valle Goppion, a dimostrazione di quanto la ricorrenza sia sentita.
Per la gran parte, questi bellissimi drappi sono realizzati dall’artista e restauratrice Giovanna Marchetot che li confeziona gratuitamente di anno in anno da trent’anni a questa parte. «Gli ultimi ad essere “creati” – riferisce con gratitudine monsignor Paolo Nutarelli – sono i drappi della Madonna per il Ricreatorio Spes che in queste settimane ha riaperto parte degli spazi esterni: Maria è aiuto dei giovani, con chiaro riferimento a Maria Ausiliatrice, venerata da Don Bosco. Un grazie alla signora Giovanna – conclude l’arciprete – per quanto fatto in questi anni e per questo ulteriore dono!».
Al via, dunque, la settimana del Perdòn che culminerà con i riti del Sabo Grando – caratterizzato anche da un momento di genuina festa popolare soprattutto tra calli e campielli del centro storico, il “castrum gradense” – e, appunto, con la processione votiva aperta dalla Stella Maris con la statua della Vergine diretta a Barbana dopo che sarà stato pronunciato il tradizionale incitamento “In nome di Dio, avanti!”.

 

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In copertina, Giovanna Marchetot con don Paolo mostra il drappo donato al Ricreatorio Spes e dedicato a Maria protettrice dei giovani gradesi.

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