«Nella ricorrenza di Sant’Antonio da Padova, patrono di Gemona del Friuli, la comunità rinsalda la propria appartenenza al territorio nei valori della fede cristiana. Un momento spirituale, devozionale e culturale importante quello che abbiamo vissuto oggi nel Santuario più antico consacrato al Santo, uno dei simboli della ricostruzione post-terremoto». Lo ha sottolineato l’assessore alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, che ieri mattina ha partecipato alla Messa solenne celebrata nella Chiesa di Sant’Antonio, a Gemona, in occasione dei festeggiamenti per il Santo protettore della cittadina pedemontana.
Con l’esponente dell’Esecutivo Fedriga, tra gli altri anche il sindaco di Gemona Roberto Revelant, diversi amministratori comunali della zona e il custode del Santuario, fra Giovan Battista Ronconi. A officiare il rito cristiano è stato il definitore padre Saverio Biasi e hanno concelebrato i sacerdoti della Collaborazione pastorale della Pedemontana, con i confratelli sacerdoti del Santuario.
«Un momento di festa come sempre molto atteso, per la comunità di Gemona del Friuli, la ricorrenza del Santo patrono: un’occasione per stare insieme ripercorrendo nella preghiera l’antica tradizione di questi luoghi sacri, consacrati nel 1248 – ha fatto notare Barbara Zilli, che è pure gemonese -. È da questa cittadina, peraltro, che si stacca il Cammino dedicato a Sant’Antonio, un percorso alle radici della fede che unisce il nostro Friuli a Padova. Il tracciato, inaugurato ufficialmente nel 2021, vede ogni anno migliaia di fedeli calcare i passi del Santo».

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In copertina, l’assessore regionale Barbara Zilli con il sindaco Roberto Revelant; all’interno, due immagini del Santuario antoniano gremito.

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