Casarsa della Delizia e il Friuli Venezia Giulia hanno reso omaggio, ieri mattina, alla memoria del giornalista Stefano Polzot, morto prematuramente lo scorso dicembre. Il teatro comunale Pasolini ha ospitato, infatti, l’annunciata giornata dedicata al ricordo dell’esemplare professionista con il convegno “Giornalismo in prima linea nella difesa della libertà d’informazione“. Il convegno ha fornito anche l’occasione per presentare la borsa di studio intitolata proprio a Stefano Polzot che permetterà di sostenere gli studi a un allievo della Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano e che nel primo anno permetterà di allestire una postazione per interviste multimediali allo stesso Istituto. “Un modo – ha sottolineato, anche a nome della famiglia di Stefano Polzot, Giuseppe Ragogna, per tanti anni collega a Pordenone e a Udine, ma soprattutto grande amico del giornalista, scomparso poco più che cinquantenne, e della moglie Donatella – per proseguire l’insegnamento di Stefano nelle nuove generazioni di giornalisti, dando la possibilità ai più brillanti di avere tutti i mezzi per raggiungere i propri obiettivi professionali e di vita. Il tutto grazie alla collaborazione dei vari soggetti nei quali, lungo la sua vita, Polzot si è impegnato”.
Il saluto del sindaco Lavinia Clarotto e le relatrici con Cristiano Degano.
La mattinata, aperta dal saluto del sindaco Lavinia Clarotto, ha pertanto visto gli interventi di Marilena Natale, cronista anti-camorra, minacciata di morte per le sue inchieste e che da oltre due anni vive sotto scorta; Cristina Mastrandrea, giornalista, fotoreporter e videomaker, che si occupa di tematiche sociali e fenomeni migratori in giro per il mondo; Luana De Francisco, giornalista di cronaca nera e giudiziaria del Messaggero Veneto, impegnata in inchieste sulle infiltrazioni criminali in Friuli. Ha coordinato la discussione Cristiano Degano, presidente dell’Ordine giornalisti del Friuli Venezia Giulia.
Come detto, Stefano Polzot è scomparso nel dicembre del 2018 a 51 anni di età, lasciando la moglie e un figlio. Autore di numerosi libri, anche di carattere economico, ha lavorato sia in televisione che nella carta stampata fino a ricoprire il ruolo di caporedattore, era responsabile del reparto Regione e Attualità, al Messaggero Veneto. Polzot aveva anche collaborato con varie altre pubblicazioni, tra le quali il Momento della Casa dello studente di Pordenone-Irse e quelle firmate insieme a Giuseppe Ragogna. A Casarsa, sua città di origine e dove risiedeva, era impegnato nella vita della comunità, sia nella Pro Loco che nell’associazione Forum Democratico, delle quali era stato presidente. Proprio la Pro Loco è stato il suo più grande lascito a favore del paese, visto che ne è stato tra i volontari più attivi fin dai primi anni di attività a partire dal 1981, membro del direttivo nonché presidente per due volte favorendo la crescita del sodalizio e della Sagra del Vino organizzata dalla stessa associazione. Fondò e diresse il giornale della Pro Loco, La Roggia, nonché curò le varie edizioni del premio Cittadino dell’Anno.
Ecco gli animatori della giornata.
Il progetto coinvolge Città di Casarsa della Delizia, Pro Loco di Casarsa della Delizia, Coop Casarsa, Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, Circolo della stampa di Pordenone, Forum Democratico, Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Unione nazionale Pro loco d’Italia e Irse insieme alla famiglia di Polzot e agli amici.
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In copertina, una sorridente immagine che ricorda Stefano Polzot, scomparso ad appena 51 anni.
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