Si riunirà lunedì 6 maggio, alle 17, nella sede di via Francesco di Manzano, a Udine,  l’assemblea ordinaria dei soci della Sezione friulana della Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), intitolata ad Elio ed Enrico Morpurgo. All’ordine del giorno, prima dell’approvazione del bilancio consuntivo al 31 dicembre 2018, la relazione del presidente ingegner Giorgio Arpino sull’attività svolta lo scorso anno.
La Lilt, che opera a Udine dal 1925 (è una delle sezioni più antiche d’Italia), nell’anno passato ha ulteriormente rafforzato la sua presenza sul territorio, sia attraverso le attività di  prevenzione (primaria, secondaria, terziaria) e di ricerca, tutte erogate a titolo gratuito, sia per comunicare all’opinione pubblica l’importanza dell’attività in affiancamento all’equipe di cura dell’ente pubblico, supportandolo ed affiancandolo in sintonia e coprendone gli spazi vuoti.

Ma qual è la missione della Lilt? Si sviluppa, principalmente, su tre fronti, come si rileva dal sito ufficiale della onlus:
prevenzione primaria (eliminazione delle cause di tumore note o sospette) propagandando abitudini di vita che contrastino l’insorgere di malattie oncologiche.
prevenzione secondaria (identificazione dei gruppi a rischio, identificazione e trattamento delle lesioni pre-neoplastiche; diagnosi pre-clinica, diagnosi precoce) promuovendo nei cittadini una cultura della anticipazione diagnostica, sensibilizzando alla prevenzione le organizzazioni che operano nel campo socio-sanitario e ambientale, sostenendole nella loro azione, integrando i servizi da loro offerti, incoraggiando la formazione e l’aggiornamento del personale socio-sanitario e dei volontari.
sostegno al malato e alla sua famiglia (offerta di supporto consulenziale, materiale e di beni relazionali) aiutandolo a rapportarsi con i diversi soggetti che partecipano alla sua cura, provvedendo assistenza psicologica, fornendo aiuto per la riabilitazione ed il reinserimento sociale, mettendo a disposizione una rete di solidarietà e di sicurezza, attenuando la distanza emotiva tra paziente e persone che lavorano nelle istituzioni.

Per perseguire la sua missione la Lilt si impegna a:

  • svolgere campagne di sensibilizzazione finalizzate alla prevenzione di specifiche forme tumorali;
  • fare formazione per docenti e referenti alla salute;
  • organizzare convegni su argomenti di settore;
  • appoggiare e sostenere iniziative specifiche del sistema sanitario;
  • realizzare e gestire strutture dedicate alla erogazione di servizi sanitari;
  • integrare l’attività del sistema sanitario;
  • promuovere, organizzare e supportare il volontariato;
  • favorire il collegamento e l’aggregazione delle organizzazioni con obiettivi analoghi nonché la definizione di un’offerta complessiva che copra tutte le esigenze del malato;
  • collaborare e coordinarsi con: le amministrazioni, le istituzioni, gli enti e gli organismi nazionali, regionali e territoriali che operano nell’ambito socio-sanitario-ambientale ed in particolare con quelli che si occupano della prevenzione oncologica; le istituzioni scolastiche, le organizzazioni sindacali e imprenditoriali. le associazioni di servizio ed il volontariato;
  • raccogliere dagli associati e dai simpatizzanti risorse per il sostegno dell’attività.

Il centro medico di prevenzione e ascolto “Nella Arteni” della Lilt. 

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In copertina, ottavo rapporto “I numeri del cancro in Italia 2018”.

(Foto dal sito ufficiale Airc)

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