di Gi Elle
Autonomia ed espansione in Veneto: sono i due cardini su cui ruoterà la strategia di CiviBank nel prossimo triennio. “Rimanere indipendente ed essere il punto di riferimento per le famiglie e gli operatori economici di Friuli Venezia Giulia e Veneto per promuovere la crescita sociale, economica e culturale del territorio in cui opera”, ha sottolineato infatti la presidente Michela Del Piero, anticipando gli obiettivi dell’Istituto di credito di Cividale, fondato nel lontano 1886. Ma per fare questo sarà necessario puntare anche ad un aumento di capitale fino ad un importo massimo di 65 milioni di euro. Ottima la salute della banca, tanto che è stato possibile realizzare un utile netto di 2 milioni di euro (più che raddoppiato rispetto al 2017), mentre se ne sono accantonati quasi 5 milioni per assecondare le uscite volontarie dal lavoro che favoriranno l’assunzione di giovani. E questo è un dato importante per quanto riguarda il sostegno all’occupazione.
La Popolare è a Cividale dal 1886.
Il consiglio di amministrazione di CiviBank ha infatti approvato gli schemi di bilancio al 31 dicembre 2018, 133° esercizio, che presentano significative risultanze. I nuovi finanziamenti alle imprese e alle famiglie del territorio ammontano – come informa una nota – a 531 milioni di euro (+33,3%) a testimonianza del ruolo determinante per il supporto all’economia locale svolto dalla banca. Altro rilevante dato che emerge è la decisa ulteriore riduzione del credito deteriorato, in linea con quanto previsto dal Piano Npl approvato lo scorso anno (oltre 260 milioni di euro lordi di riduzioni attese nel triennio 2018/2021) che ha permesso di raggiungere importanti obiettivi in termini di “de-risking” i quali, unitamente all’aumento delle coperture dei crediti non-perfoming in portafoglio, hanno contribuito al complessivo miglioramento della qualità del credito dell’istituto cividalese.
Sul fronte, poi, dell’efficienza operativa sono state realizzate azioni finalizzate al contenimento dei costi (-8,3%), e all’efficientamento della rete commerciale.
Circa gli aggregati patrimoniali, ecco cosa si evince dallo schema di bilancio:
la raccolta diretta registra una consistenza di 2.579 milioni di euro, in crescita su base annua dello 0,6%; la raccolta indiretta sale a 1.029 milioni di euro di cui il 79%, pari a 812 milioni, è riferibile al ‘risparmio gestito’;
i crediti verso la clientela, in crescita del 3,2%, si attestano a 2.672 milioni di euro. Il nuovo credito erogato nel 2018 pari a 531 milioni (+ 33%) è stato concesso a privati e famiglie per 162 milioni (+7,9%) e ale imprese per 369 milioni (+ 48,8%);
il patrimonio netto al 31.12.2018 si attesta a 274 milioni mentre i coefficienti patrimoniali risultano superiori ai livelli minimi regolamentari: Common Equity Tier1 ratio 13,26%, Total capital ratio 13,46%.
Il risultato dell’attività al lordo delle imposte si determina in 4,2 milioni di euro, mentre l’utile netto è pari a 2 milioni di euro (0,8 milioni nel 2017). Circa la redditività della gestione va tenuto conto che nel corso del 2018 CiviBank ha contribuito al fondo interbancario di tutela dei depositi e al fondo risoluzione delle crisi bancarie per 3,6 milioni di euro. Inoltre, si è proceduto a un accantonamento di 4,8 milioni destinate, appunto, all’esodo volontario dal lavoro in funzione di un ricambio generazionale del personale.
Ecco la sede centrale di CiviBank.
Il consiglio di amministrazione – si legge ancora nella nota – ha esaminato anche le principali linee guida del Piano Strategico 2019-2022 improntate alla crescita e al mantenimento dell’autonomia. Il Piano considera da un lato la conclusione della fase di messa in sicurezza della banca in virtù delle politiche prudenziali e di accantonamenti degli ultimi anni; dall’altro, la significativa opportunità di espansione delle quote di mercato, in particolare in Veneto, a seguito dei profondi cambiamenti della geografia bancaria a Nordest. Per fare questo la Banca ha elaborato una strategia basata su linee guida ambiziose, ma realizzabili e imperniate su questi cardini:
crescita sana del sostegno finanziario alle famiglie e alla imprenditoria del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, focalizzando l’espansione territoriale in particolare nella regione contermine dove è avvertito il bisogno di una banca di “territorio”;
prosecuzione della crescita nel comparto bancassicurativo dove l’istituto cividalese ha già dimostrato notevoli capacità nel 2018 e accelerazione della crescita sul Wealth Management, portando a full potential la rete di CiviPrivate e CiviBanker attivata nel quarto trimestre 2018;
profonda revisione dei processi per migliorare l’efficienza operativa e l’esperienza complessiva offerta ai clienti;
significativa accelerazione della “Npl strategy”;
investimento nella formazione delle risorse umane ed importanti investimenti nella digitalizzazione.
La Banca prevede, poi, un deciso miglioramento dell’utile netto, del Roe e degli altri ratios patrimoniali, mentre la pianificata riduzione dei costi contribuirà al miglioramento del Cost/Income ratio.
Infine, come si diceva nelle premesse, nonostante gli elevati livelli di patrimonializzazione, il nuovo piano strategico prevede, per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di crescita, un’operazione di rafforzamento patrimoniale da realizzarsi attraverso una modifica statutaria volta a conferire delega al consiglio di amministrazione per un aumento di capitale fino ad un importo massimo di 65 milioni di euro, oltre ad una assegnazione gratuita di warrant agli attuali azionisti.
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In copertina, la presidente di CiviBank Michela Del Piero.
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