Bel gesto di solidarietà ai tempi di Coronavirus fra Chions e San Vito al Tagliamento. Il Maglificio Ma.Re. ha infatti donato oltre un centinaio di mascherine alla sanvitese Futura, aderente a Confcooperative Pordenone. Nel giorno in cui sui giornali sono state presentate le nuove mascherine in cotone idrorepellente nate dalla joint venture tra la nota azienda friulana e la Extrano srl di Azzano Decimo, anche alla cooperativa, che si occupa di inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità, si festeggia la capacità innovativa del territorio pordenonese. Soprattutto si celebra la solidarietà che proprio in questi momenti si mostra ancora più evidente nelle sue ricadute positive.
“Conosciamo il Maglificio Ma.Re. da tanti anni, sono sempre stati attenti al sociale – spiega Gianluca Pavan, presidente della coop Futura che ha attivi tre reparti di lavoro –. Ho saputo che si stavano organizzando per riconvertire la produzione per la realizzazione di mascherine e li ho chiamati. Come tutti i grandi lavoratori, non hanno perso tempo in chiacchiere e senza chiedere nulla ci hanno donato più di cento mascherine per far fronte all’emergenza. Probabilmente questo atto sarebbe passato inosservato, ma è importante che si sappia quanto sono importanti questi gesti: permettono a noi, una realtà sociale che si occupa di persone fragili di continuare a lavorare e di farlo in piena sicurezza e, quindi, di non creare disoccupati proprio tra le fasce più deboli. Lavoro, sicurezza e solidarietà: sono queste le parole chiave del presente e lo saranno certamente anche del prossimo futuro. Siamo certi che con queste premesse… andrà tutto bene”.
La cooperativa Futura si occupa, come detto, di inclusione sociale per persone con disabilità e/o svantaggio sociale e ha realizzato un vero e proprio polo per l’inclusione lavorativa, una fabbrica che offre lavori di assemblaggio, confezionamento e grafica per aziende del territorio. Quest’azienda, “socialmente innovativa”, utilizza dei metodi di gestione che consentono a persona con disabilità fisica o intellettiva, o appunto svantaggio sociale, di partecipare al lavoro e non dipendere solo dal sistema sociale e sanitario.
Il Maglificio Ma.Re di Chions ha sempre avuto una particolare attenzione per il sociale. Da oltre cinquant’anni produce capi intimi e maglie polo sul mercato internazionale e tra la settantina di dipendenti che lavorano attualmente in azienda è inserito un 7% di lavoratori svantaggiati, in linea con quanto previsto dalla Legge numero 68/99. Non si tratta di un atto dovuto o timore per le sanzioni economiche: è il risultato di un forte radicamento nei valori e nell’etica dei suoi fondatori, a cui l’azienda fa ancora oggi riferimento nelle scelte amministrative e commerciali.
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In copertina, nella foto d’archivio, la famiglia Bressan, titolare del Maglificio Ma.Re., Paolo Belluzzo (in carrozzina), redattore di Futura, e Gianluca Pavan (a destra), presidente della cooperativa sociale.
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